nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
Continua...
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NESSUNO CI INSEGNA A VIVERE!!
PERCORSI DI CRESCITA DEDICATI ALLE DONNE (….. e non solo!!!)


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Mariagrazia De Cola

Ci sono, diciamo così, delle tappe, dei passaggi quasi obbligati, da percorrere nel cammino personale evolutivo che, per semplicità, possiamo sintetizzare in:
1. Percorso di crescita personale
2. Percorso di crescita professionale
3. Percorso di crescita sociale ed ambientale
4. Percorso di crescita politica
5. Percorso di crescita spirituale ed evolutivo

1. PERCORSO DI CRESCITA PERSONALE

CONOSCERSI PER ESSERE
Noi donne abbiamo generalmente un cattivo o inadeguato apprezzamento del nostro valore personale. Per ovviare a questo è necessario imparare a conoscerci profondamente e padroneggiare i nostri pensieri e le nostre azioni. Riprendere in mano il timone della nostra vita ha senso solo se corrisponde a ciò che vogliamo essere.
Senza la conoscenza e la coscienza della profondità del nostro essere, l’energia che ci occorre per vivere e per amare non può circolare bene. La donna che non conosce la sua unicità e la sua bellezza interiore rimane impigliata nel doloroso processo di confronto, di misurarsi con il giudizio altrui e disperde un’enormità di energia vitale.

COME RISVEGLIARCI?
La conoscenza libera l’energia vitale. Questo processo di conoscenza di sé porta alla percezione di essere co-creatrici, responsabili di noi stesse ed è nel profondo del cuore che si produce questo risveglio. Noi abbiamo dentro la forza che ci guarisce e ci trasforma. Cominciamo ad imparare a far silenzio dentro di noi per riconoscere quale sia il nostro proprio destino, la nostra missione in questa vita, imparare ad andare in fondo alla scelta a cui ci si sente chiamate, anche se può essere una scelta difficile e dolorosa.
Riscopriamo e nutriamo la fiducia in noi stesse, rafforziamo la fede nei nostri ideali e, successivamente, sulla base del nostro cambiamento individuale, iniziamo ad operare con determinazione e convinzione anche per il cambiamento della coscienza collettiva.

TUTTO CIÒ CHE TI SERVE È GIÀ DENTRO DI TE…....BASTA COGLIERLO!!
È necessario sforzarsi per incontrarsi e riconoscersi. Concretamente questo può avvenire sotto forma di un percorso di silenzio esteriore ed interiore, riflessione, concentrazione e meditazione, che conduce ad un rinforzo della fiducia in sé stesse, Questo è il primo passo in questo inizio di processo trasformativo.
Il secondo passo consiste nell’incoraggiarsi a vicenda a vivere la propria visione e la propria vocazione fino in fondo. L’energia e la solidarietà di un gruppo (anche virtuale) di persone che sono già in marcia sul percorso nutrono quelle donne che sono pronte a iniziare e mettersi in cammino.

REALIZZA I TUOI SOGNI. ORA!!
Il coraggio è innanzitutto una qualità del cuore, e non manca di certo alle donne. Con il coraggio i sogni possono diventare realtà. il coraggio è potere e magia. Parliamo di quel coraggio che è l’espressione di una visione positiva ed olistica del mondo. La grigia neutralità e la tiepidezza non hanno mai portano in nessun luogo e ad alcun progresso. Tutto quello che sogniamo di fare, cominciamo a farlo. Adesso!!

NESSUNO CI INSEGNA A VIVERE
Generalmente questa prima fase di percorso di crescita viene tralasciata o sottovalutata nell’educazione e nella formazione in questa nostra attuale società che privilegia soprattutto la formazione professionale (e a volte fa male anche quella!!!).
Invece di avere a cuore di educare e formare delle persone complete, integre, serene e generose, pone l’accento esclusivamente sull’istruzione professionale, sulle capacità intellettive o manuali, sulla rivalità e competizione sfrenata, che conducono all’arrivismo a tutti i costi, calpestando, per ottenere il successo, qualsiasi cosa che si frapponga ed ostacola tale obiettivo.
Nessuno ci insegna a vivere!! Nessuno ci insegna ad amare, a comprendere, a relazionarci con il prossimo (e prima con noi stesse). Tutto quello che impari lo impari a tue spese, strada facendo, un errore dietro l’altro, una sofferenza sopra l’altra e quando poi, alla fine, cominci a capire un po’ come va la vita, è già l’ora di lasciarla….

2. PERCORSO DI CRESCITA PROFESSIONALE
Se hai assimilato bene i principi di base per una crescita personale armoniosa e felice, allora anche la scelta di cosa fare professionalmente diventa più semplice. Se ti conosci veramente in profondità, sai quale è la tua vocazione, sai qual è la tua missione in questa vita, che sarà la tua soltanto, insostituibile ed unica.
Fare il mestiere della propria passione: questo è quello che farai, e facendolo ti accorgerai che non sarà più un “lavoro” , magari farai anche fatica a smettere, perché per farlo non ti costerà sacrificio, ma ti darà gioia ed appagamento ad ogni istante.
Mettere al servizio, giorno per giorno, le tue capacità personali ed umane nella professione che ti sei scelta, qualunque essa sia, (non ci sono professioni di serie A o di serie B), renderà certamente migliore questa nostra società miserevolmente ridotta in uno stato pietoso, sotto tutti i punti di vista, in uno stato di quasi non ritorno, anche in campo ambientale.

Quando siamo a buon punto nell’attuazione concreta di queste due prime fase di sviluppo personale e lavorativo, il nostro orizzonte tende ad allargarsi e ci sentiamo proiettate e coinvolte anche da ciò che ci circonda, il territorio e l’ambiente, le questioni sociali ed umane. La coscienza, nel frattempo, continua ad espandersi e ora, oltre a pensare al benessere della tua persona, alla tua famiglia, al tuo lavoro, cominci a renderti conto che c’è anche un “fuori” che, oltretutto, ti condiziona enormemente, che ha bisogno anche della tua attenzione, delle tue premure, delle tue capacità.
E qui inizia la terza fase di crescita di consapevolezza, consequenziale alle prime due.

3. PERCORSO DI CRESCITA SOCIALE ED AMBIENTALE
Abbiamo tutti diritto ad un ambiente puro e sano. Il principio dello sviluppo sostenibile suppone che si lasci la natura nello stesso stato, o in uno migliore, di quello in cui era prima che si cominciasse a sfruttarla. La tutela dell’ambiente è una responsabilità comune che coinvolge i settori pubblici e privati e le persone in quanto consumatori e consumatrici. Le donne in questo campo hanno una coscienza molto più acuta del fatto che tocca a ciascuna di noi fare il primo passo verso una evoluzione sostenibile nel settore dell’ambiente. Per questa ragione sono e saranno le donne le principali protagoniste dei cambiamenti necessari.
La politica ambientale è una questione fondamentale a cui le donne si devono interessare in modo particolare.
In questo periodo storico, come mai prima d’ora, è necessaria una azione concreta e responsabile di ogni singolo individuo per uno sviluppo armonioso della vita degli esseri umani e dell’ambiente in cui essi vivono. L’intera umanità e la natura sono parti integranti dell’universo, secondo un disegno più grande e spesso a noi sconosciuto.
La crisi ambientale è prodotta da una ideologia radicata del consumo e della produzione e non può essere risolta con un ulteriore progresso tecnologico senza nessuna modificazione del livello di mentalità o di sistema economico, senza porre l’accento sulla scelta dei valori.
Ognuno deve iniziare il percorso di cambiamento da se stesso e dal suo piccolo mondo personale, dall’ambiente e dalle relazioni che costituiscono la sua vita quotidiana ricercando una più soddisfacente qualità della vita, in armonia con se stessi, con gli altri e con la natura.
Dal punto di vista collettivo le condizioni del mondo riflettono lo stato di coscienza dominante. Se quest’ultimo si basa sulla fiducia il mondo sarà un altro, più giusto e più armonioso.

AMBIENTE E LAVORO
Lo sappiamo bene noi tutte che non ci sarà un futuro armonioso se nel concreto e in tempi brevi, non si attiveranno e svilupperanno processi produttivi e di trasformazione della materia che rispettino i delicati equilibri vitali che legano tutti i regni della natura stessa. Il pregiudizio secondo cui la conservazione dell’ambiente avrebbe conseguenze nefaste sull’occupazione non risponde a verità. In una relazione dell’U.E. pubblicata verso la fine degli anni ’90, mostrava che i posti di lavoro di nuova creazione si concentrano nei settori dell’ambiente, dei servizi e della salute. Infatti negli stati membri dell’U.E. più di un milione e mezzo di persone lavorano nel settore dell’ambiente, ossia l’1% della forza lavoro dell’Unione Europea. Il tasso di crescita globale dei posti di lavoro in questo settore è stato del 2% annuo a partire dagli inizi degli anni ’90 e la crescita dell’occupazione legata all’ambiente continuerà di questo passo.
In questa società che sovente tende a delegare agli altri, noi donne dovremmo scegliere di autoresponsabilizzarci ed impegnarci per sviluppare una maggiore conoscenza della realtà al fine di creare i migliori presupposti per uno sviluppo globale dell’umanità in rapporto al tutto.

PERCORSO SOCIOFEMMINILE: RINNOVAMENTO E COMPLEMENTARIETA’
Il Movimento femminista in quest’ultimo periodo si sta rinnovando profondamente. Qualche tempo fa sembrava essersi esaurito senza aver ottenuto tutto ciò che si prefiggeva. C’è sempre stata comunque, e c’è tuttora, una larga percentuale di donne che non si è mai identificata con quello che è stato l’approccio femminista degli inizi del Movimento. Infatti l’inizio fu esplosivo come un vulcano in piena eruzione. Fu una reazione necessaria, anche se certe donne hanno esagerato.
La ragione per cui alcune donne non vogliono essere collegate o identificate con il termine femminista, è che sentono, forse inconsciamente, che finora nella maggior parte dei problemi e degli approcci vi è stata una mancanza di equilibrio, di cuore, di chiarezza. Infatti, concentrarsi in modo aggressivo, e quasi esclusivamente, solo sulle questioni sessuali ha creato squilibri nell’identità e nelle relazioni fra i due sessi.
Ora e sta nascendo una nuova visione, un concetto più ampio di femminismo che comprende il Tutto. Questo nuovo approccio non significa abbandonare la causa delle femministe, anzi la rinforza e la porta su un livello superiore, allo stadio successivo, quando donne e uomini lavoreranno insieme per un unico scopo, per una nuova coscienza dell’uguaglianza, della solidarietà, della complementarietà.

INTEGRAZIONE UOMO-DONNA
Fino a quando non vi sarà equilibrio nelle relazioni fra donne e uomini saremo sommersi dallo stress e dalla sofferenza. Le energie femminili e maschili sono ambedue tessere essenziali nel puzzle dell’esistenza.
L’integrazione delle donne negli ambienti direzionali è una cosa nuova per gli uomini e la novità crea spesso un senso di minaccia e sospetto, almeno fino a che non ci si abitua. Per risolvere i conflitti noi donne dobbiamo abbandonare l’approccio mentale, la rappresaglia e la resistenza, ed adottare invece una vera comunicazione col cuore. In questo modo anche l’uomo maturerà. Dopo un lungo periodo di crisi di identità, in questo ultimo periodo un sempre maggior numero di uomini sta cercando di avere una conoscenza più profonda di se stessi. Questo è un passo decisivo per giungere ad un loro risveglio completo che permetterà di rendersi conto che si ricaverà benefici e forza nell’incontro della diversità di genere e saldare così il legame di profondo e reciproco supporto fra donne e uomini.

4. PERCORSO POLITICO
Cosa potrebbe essere il mondo, se la sua base non fosse il denaro, ma l’amore e la sensibilità?

DEMOCRAZIA VUOTA
La politica è una cosa troppo seria e troppo influente per essere lasciata in mano ai politici di professione. La politica è oggi un guscio vuoto, un simulacro di democrazia abbandonata a sé stessa, priva di bussola e orientata soltanto al piccolo cabotaggio.
C’è ormai la tendenza alla omogeneizzazione dei partiti che si assomigliano ormai tutti quanti. Le decisioni più delicate su questioni nevralgiche non vengono più prese neppure in Parlamento ma dai partiti, dalle segreterie ristrette, dalle lobbies occulte, o affidate a tecnici esperti, apparentemente neutrali, ma che sovente sono influenzati o sono al servizio di interessi forti. Tralascio per ora di parlare anche della sistematica manipolazione dell’opinione pubblica che ci sommerge tutti.

CRISI DELLA RAPPRESENTANZA E DESIDERIO DI CAMBIAMENTO
La crisi di rappresentanza ha diverse cause, la difficoltà di parlare un linguaggio comune, la diffidenza nei confronti delle istituzioni e il fatto che settori sempre più ampi della popolazione italiana non si sentono rappresentati adeguatamente. I tradizionali punti di riferimento di Sinistra e Destra si rivelano ora del tutto inadeguati di fronte alle nuove domande dei cittadini e cittadine i quali sentono il bisogno di un salto di qualità, desiderano partecipare sì, ma a qualcos’altro, di diverso.
Intenso e generale è infatti il desiderio di cambiamento. C’è un bisogno crescente di qualcosa di nuovo ma che è ancora vago, non ben definito. C’è sempre più pressante la richiesta di un maggior rigore etico, c’è un bisogno ineludibile di etica anche nella politica.

RICERCA DEL “BENE COMUNE”
Senza un riferimento forte al “bene comune” la politica rischia di degradarsi a lotta di tutti contro tutti. Deve per forza farsi strada l’atteggiamento mentale che consideri la politica non come risultante dei rapporti di forza ma come interrelazione di progetti sempre più estesi ed avanzati e che concepisca l’economia non più finalizzata alla mera accumulazione di capitale ma al raggiungimento di una qualità di vita degna di essere vissuta da parte di tutte le persone umane viventi e non soltanto da una piccola minoranza. Non sarà cosa facile visto che chi ha finora goduto di privilegi non tollera certo una più equa ridistribuzione dei redditi. Anche i mezzi di comunicazione a tal proposito cercano di convincere i cittadini che lo Stato sociale va abbattuto inculcando l’equazione Stato sociale = spreco.

ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ
Se le donne non vogliono prendere parte alle decisioni politiche, di fatto hanno già preso appunto una decisione nevralgica, cioè quella di essere passive ed acquiescenti e di lasciare ogni guida e orientamento in mano alla minoranza (maschile) che governa. E’ indispensabile invece rendersi conto dell’imperiosità di passare dalla lamentazione, dalla protesta e dalla rivendicazione, che attribuiscono sempre ad altri il compito di affrontare e risolvere i problemi, all’assunzione di responsabilità in prima persona.
Le donne sono realmente capaci di creare una nuova visione per questo terzo millennio.
La politica ha tutto da guadagnare da una maggiore presenza femminile che contribuirà al riaffermarsi di valori quali pari dignità, rifiuto della violenza, diritto alla vita, alla pace, alla libertà.
Le donne sono infatti un potente motore di cambiamento e azione. Entrano in campo quando ci sono cose importanti da fare. Sanno coniugare idealismo ed entusiasmo con sensibilità pratica.
In politica e fuori, c’è un enorme bisogno di donne sensibili, attente alla vita, ai valori, al vero benessere, che non è un semplice accumulo di beni e piaceri.
Le circostanze attuali ci fanno capire chiaramente che è venuto il tempo di mettere a disposizioni anche delle istituzioni e della politica il nostro notevole bagaglio di esperienze, di pragmatismo, di capacità organizzative.
So bene che tutte ci troviamo inserite in un meccanismo sociale che ci disumanizza giorno dopo giorno, che spesso ci fa comportare come automi e che non da’ spazio all’intervento della nostra coscienza.
Ci sentiamo schiacciate dal sistema, dalle quotidiane necessità che ci fanno sentire un numero, tutt’al più un fattore economico. Ci sentiamo nascere, invecchiare, morire.
Alla fine, infelici, ci guardiamo allo specchio e ci domandiamo:
“Che significato ha la mia vita?”
Ma anche questa è una domanda importante da farci:
“Posso fare qualcosa, anche piccola, per trasformare la società,cui anch’io appartengo, in una direzione positiva?”

Sentiamo che dentro di noi abbiamo qualcosa di molto grande che aspetta di essere risvegliato, c’è la forza che muove le montagne……..
Usiamola questa forza per ridare “profondità” alla nostra esistenza e al futuro di tutti, per porre l’accento sui veri valori, per stimolare un approccio alla natura più spirituale, affinché le risposte agli attuali problemi dell’ambiente e dell’esistenza siano secondo una prospettiva globale.

DIFFERENTI ANCHE IN QUESTO
Gli uomini danno per scontato l’esercizio del loro potere maschile che si perpetua, E’ pertanto necessario che le donne imparino ad autoproporsi con fermezza per ricoprire posti chiave nella società e nelle istituzioni e che imparino a lottare per ottenerli.
Le donne e gli uomini anche in politica agiscono in modo fondamentalmente differente. Le donne agiscono in funzione della ragione, ma anche del cuore. La loro dedizione è più profonda e sconfina nell’abnegazione. Hanno una maggiore sensibilità ai problemi concreti della vita quotidiana. Alle donne preme che i valori umani siano il criterio fondamentale del processo decisionale. Le poche donne esistenti attualmente nelle istituzioni preparano bene le loro riunioni, sanno di cosa parlano e prendono la parola non per il semplice piacere di farlo ma solo quando hanno qualcosa da dire.
Pur senza generalizzare, le donne hanno un atteggiamento più modesto degli uomini nei confronti del loro mandato e di coloro che rappresentano, sono più inclini ad ascoltare, a considerare altri punti di vista e ad accettare i compromessi.

LA MIA VISIONE DELLA POLITICA
Le necessità degli esseri umani vanno ben oltre i diritti politici ed economici ed includono il bisogno d’amore, di cura e di un contesto significativo che può essere ben definito come spirituale.
La politica attuale pretende di migliorare la società partendo dall’alto, con leggi, regolamenti, sanzioni. La politica invece che desidero proporre parte dal basso, dall’evoluzione personale, dalla crescita della coscienza individuale che poi si traduce in coscienza collettiva e dunque in maturità sociale.
Una rivoluzione interiore dunque, portata avanti da donne che vogliono cambiare il mondo iniziando da sé stesse, liberandosi dai condizionamenti socioculturali ed esprimendo più creativamente e autenticamente il proprio essere. Mettersi in discussione con disponibilità a sperimentare nuove strade, nuovi linguaggi, nuovi punti di vista, nuovi modi di affrontare la vita, con la consapevolezza che i destini di tutto l’universo sono inevitabilmente collegati tra loro, nel bene e nel male.

PARTECIPARE AD UN BUON GOVERNO LOCALE E GLOBALE
Realizzare un buon governo su base locale, regionale e nazionale è il presupposto per un buon governo a livello mondiale, globale.
Lo sviluppo non potrà essere sostenibile se un Paese non ha la capacità di realizzare politiche e leggi tali da mettere in grado di amministrare i propri mercati e la propria vita politica in modo aperto ma equo. C’è bisogno di un Paese dove i più deboli ed indifesi possano far sentire la propria voce presso il Governo, dove possano domandare che i propri interessi vengano considerati e dove si possa partecipare alla pianificazione di quelle politiche volte a migliorare le condizioni di vita per tutti.

GOVERNO ESTERIORE – GOVERNO INTERIORE
Gli effetti combinati dell’incremento dei livelli di educazione di massa e i nuovi media elettronici stanno portando allo scoperto disuguaglianza e squilibri. Situazione non certo nuova; nuove sono invece le intensità e la ampiezza dei riflettori oggi puntati su tale situazione. Ciò ha fatto crescere un terreno di servizio in cui decine di migliaia di persone vanno prodigandosi per l’eliminazione della miseria, la protezione dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, i diritti umani, mentre altri si dedicano al sostegno spirituale tramite il pensiero illuminato e il diffondersi di ideali progressisti.
Infatti un autentico progresso nel campo del governo esteriore non può esserci senza un giusto governo interiore che si può ottenere seguendo con pazienza, perseveranza e fiducia un percorso di evoluzione spirituale.

E qui si giunge all’ultima fase del percorso di crescita di consapevolezza, (sarà poi davvero la fine o, invece, l’inizio di un altro percorso?).

5. PERCORSO DI CRESCITA SPIRITUALE EVOLUTIVO

“Quando si è guidati da una visione, un ideale, si creano grandi cose, si realizzano grandi progetti”.

Così come ha sottolineato Corinne McLaughlin, direttrice esecutiva del Center for Visionary Leadership, “c’è urgente necessità di una scintilla spirituale nel buio del consumismo”. Ha inoltre affermato che molti sentono attualmente la necessità di una discussione seria sulla politica e sui valori spirituali e morali. Ogni cittadino e cittadina è responsabile della propria sincera applicazione di valori etici e spirituali nella vita quotidiana. La fede sposta le montagne ed è proprio quando la fede è diretta e nutrita da un cuore chiaro e limpido che si può far tutto. Possa quindi la luce del nostro cuore illuminare sempre ogni attività cui prendiamo parte.

PERCORSO ATTUATIVO
Dalla teoria alla pratica: Conoscenza e Azione
La conoscenza è sterile fino a quando non si traduce in azione concreta. E’ l’azione il vero potere personale di ognuna di noi. Ogni volta che rimandiamo una decisione o un’azione non stiamo usando il nostro potenziale.
Ed è un giusto mix di conoscenza ed azione che vogliamo realizzare con il sito e le attività dell’associazione “FioriGialli”.

E, per finire, vorrei condividere con tutte voi questo elenco di un autore (autrice) a me ignoto, che sinceramente ringrazio:

R I C O R D A:
1. Se sei fra coloro che vogliono riformare il mondo, comincia col riformare te stessa: sii pronta ad agire sempre per il bene. Vinci tutte le tue antipatie. Vivi come Volontaria del Bene e sarai una benedizione per tutti.

2. Se vuoi vivere una vita più alta segui fedelmente queste parole: sii buona, franca e semplice. Sii cortese, serena e sicura di te.

3. Ciò che tu pensi si avvera. Perciò pensa a ciò che è costruttivo e che ti migliora.

4. Il pensiero deve andare d’accordo con le tue parole e le parole con le azioni.

5. Fa agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Fa il meglio che puoi e lascia a Dio il resto.

6. Ritorna a te quello che parte da te: semina il bene e raccoglierai amore.

7. Sappi volere: la volontà è il mezzo più potente per chi sa valersene.

8. Se tu ami gli esseri umani e ogni cosa, allora soltanto tu ami veramente Dio.

9. Nulla è peggiore della depressione. Accogli con viso sorridente qualunque cosa ti avvenga.

10. Questo mondo è come uno specchio: se sorridi, ti sorride; se lo guardi arcigno e diffidente, con lo stesso viso arcigno e diffidente guarderà a te.

Mariagrazia De Cola
[email protected]



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