Come parli, così è il tuo cuore.
Paracelso

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
Continua...
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PSICOENERGETICA E MEDITAZIONE


Nitamo Federico Montecucco

Il decennio del cervello e della coscienza
Il mistero della coscienza umana è il centro di ogni ricerca umana.
Gli anni novanta sono stati dichiarati dalla comunità scientifica internazionale: "Il decennio del cervello". La scienza intende scoprire i misteri che si celano nella psiche umana: questa è la grande sfida della cultura contemporanea.
Parallelamente alla scienza attuale, ancora in gran parte legata a una visione meccanicista e prevenuta nei confronti di ogni ipotesi orientata alla coscienza, esistono vari gruppi internazionali di ricerca, che operano per una ricerca olistica, dove cervello e coscienza non debbano più essere separati ma studiati in modo unitario e integrato.

Queste ricerche stanno esplorando la coscienza nei suoi stati più elevati e scoprendo che esistono enormi potenziali umani ancora da sviluppare.

In un pianeta che sta vivendo la sua più profonda crisi ecosistemica, sono sempre più numerose le persone che ritengono che la vera causa dell'attuale stato di cose sia una globale mancanza di consapevolezza ossia un insufficiente sviluppo delle potenzialità umane e quindi dell’evoluzione della coscienza.

Psicoenergetica e olismo
Assagioli fu il primo a intuire che la nuova forza in psicologia sarebbe nata dalla spontanea fertilizzazione del pensiero scientifico più avanzato con la visione più evoluta dell’essere umano. Una sintesi tra fisica, medicina e psicologia che avrebbe portato ad una comprensione integrata dell’essere umano.
La cibernetica, ossia lo studio delle informazioni e della loro gestione, ha aperto da alcuni anni una nuova porta alla scienza più avanzata da cui sono nati i computers, le ricerche sui neurotrasmettitori e gli emisferi cerebrali, gli studi sui tre cervelli e sulla neurofisiologia degli stati di meditazione e di estasi. La frattura tra materia e coscienza, tra meccanicismo riduzionista ed "esperienza delle vette" si sta velocemente riducendo.

La necessità di una visione olistica, ossia globale e sistemica dell'essere umano e dell'intero pianeta stimola queste ricerche trasversali. Il punto di arrivo tuttavia è in un reale cambio di paradigma dal vecchio modello dicotomico, in cui materia e coscienza erano separati da un modello unitario e globale.

La nascita della scienza senza coscienza
In questo panorama di riavvicinamento tra posizioni fino a qualche anno fa decisamente antitetiche si situa il modello Cyber, il primo tentativo per integrare i linguaggi e le concezioni della scienza fisica e medica più avanzata con la visione della psicologia e del misticismo.

Nel 1600 la scienza nascente iniziò a infrangere una serie di dogmi e false credenze della cultura cristiana cattolica del tempo. La reazione della chiesa fu durissima, Galileo Galilei venne costretto attraverso carcere e torture all'abiura, Giordano Bruno venne bruciato vivo, altri scienziati perseguitati. Cartesio, scienziato e religioso, con grande strategia diplomatica creò due ambiti di competenza perfettamente delineati e separati, da una parte la Res Cogitans, la coscienza senziente o anima, che costituiva l'ambito strettamente riservato alla chiesa, dall'altra la Res Extensa, la materia con le sue qualità fisiche di chiara pertinenza scientifica.
Il modello scientifico, anche se non dichiarato (e quindi inconscio), basato sull'antico veto, imposto dalla chiesa cattolica, di non occuparsi della coscienza, a cui la scienza nascente dovette sottostare. Nasceva la "scienza senza coscienza", una visione del mondo oscurata dal tabù di addentrarsi nella profondità dell’anima umana.

Sincronicità: il ponte tra materia e coscienza
Ora con la fisica quantitistica e la cibernetica l’antico tabù sembra crollare.
Ogni atto scientifico di osservare implica necessariamente una coscienza che ne percepisca il senso o significato, ogni essere vivente implica necessariamente un’individualità centrale che dirige l’incessante e incredibilmente complesso flusso di informazioni ed energie del sistema stesso.
La dualità ancora permane ma non separata.
La fisica classica (ottocentesca) è basata sul primo e secondo principio di termodinamica, o principio di conservazione dell’energia e principio di entropia, che dicono praticamente che:

1)l'energia e la massa non possono essere né create né distrutte ma solo trasformate;

2) la materia tende a un progressivo disordine.

La cibemetica, il Nobel Manfred Eigen, la Prof.ssa Candace Perth e il Nobel Ilya Prigogine, invece scoprono che:

1)l'informazione non ha né energia né massa e quindi è "immateriale" come la coscienza;

2) esiste un parallelo principio di conservazione dell'informazione base della "memoria" e della "coscienza";

3) la materia vivente (sistemi dissipativi) tendono a un maggiore ordine.
Abbiamo due ordini polari e opposti di realtà! E gli opposti coincidono come la luce con la sua ombra.

vEnergia-informazione
La materia è di fatto formata da particelle subatomiche fatte di energie elementari che si manifestano come onda e particella: questo è l'aspetto "Extenso" del fenomeno descrivibile e quantificabile in termini fisici classici.
Parallelamente a questo fenomeno fisico esiste il suo aspetto "Cogitante", ogni quanto di energia è anche un quanto di informazione "immateriale" ossia una piccola unità psichica di coscienza.
Energia-informazione: è nata la psicoenergetica, la visione sintetica e olistica della realtà nel suo duplice aspetto materiale e psichico.
I due aspetti sono sincronici, legati e al contempo interdipendenti.

Cyber il modello olistico Ogni processo energetico diventa quindi un processo informatico.
Ogni essere vivente è un insieme ordinato ed estremamente complesso di energie-informate. Una cellula è formata da più di 10 miliardi di atomi che operano all’unisono, come se fossero intimamente legati e da un senso comune.
Un animale è formato da più di 100 miliardi di cellule che evidenziano un’unica identità o coscienza.
Questa coscienza senziente, il ”cogito ergo sum” è il Sé che anima e organizza ogni essere vivente: un “centro di coscienza” che da ordine e intelligenza.
Nasce il modello Cyber dal sanscrito kubera, il timone, da cui deriva il greco Kubernetes, il timoniere, colui che ha la capacità di governare.
Cyber è un’unità di scienza, il soggetto che riceve, elabora e organizza le informazioni dell’essere vivente.
La cibernetica diventa la scienza per comprendere i processi psichici come processi di acquisizione, elaborazione e organizzazione delle informazioni, l'essere vivente diventa un "campo unitario di informazioni" organizzato da un self centrale, il "centro di coscienza".

Salute e stati di coscienza
Differenti livelli di coscienza corrispondono a differenti livelli di organizzazione delle informazioni, esattamente come vediamo accadere nel corso del processo evolutivo, dai rettili all'essere umano, con la creazione di cervelli sempre più efficienti, elaborati e "coscienti".
La salute quindi è un complesso, ritmico, naturale fluire delle energie informate. I blocchi psicosomatici sono quindi visti come interruzioni del naturale flusso di informazioni nel corpo umano dovuti a cause fisiche (frattura o ferita) emozionali (trauma e shock) o mentali (condizionamenti o inibizioni).
La possibilità di giungere a una coscienza planetaria è essenzialmente rinchiusa nella possibilità di una comprensione del processo di evoluzione umana dalla attuale coscienza "frammentata" a una coscienza più evoluta ed espansa; ossia in un ordine più armonico e profondo delle informazioni cerebrali.

Einstein al 10%
E’ riportato che Albert Einstein sosteneva, come molti altri scienziati, che l'uomo attuale utilizza solo il 10% delle sue potenzialità cerebrali.
Normalmente si è portati a pensare che per raggiungere il 100% delle nostre risorse mentali dovremmo utilizzare molto di più la nostra mente, aumentare la nostra attività cerebrale e avere una formidabile memoria, intelligenza, conoscenza e abilità di elaborazione delle informazioni. In breve l’immagine di un “cervellone” dal calcolo velocissimo e dall’enorme cultura.
Le nostre ricerche sul potenziale cerebrale e sugli stati di coscienza più evoluti contraddicono questa visione. Pensare che il raggiungere il 100% sia una questione di quantità e velocità è opinione essenzialmente scorretta e deriva da una visione occidentale orientata al meccanicismo e alla produttività.
Dalle nostre ricerche – di cui parleremo in questo scritto – emerge infatti un dato di estremo interesse: il cervello utilizza al massimo le sue risorse quando la persona è rilassata, cosciente e in stato di benessere generale.
Si passa da una fantasia in cui lo sviluppo del potenziale cerebrale è essenzialmente mentale a una visione in cui le potenzialità del cervello si esprimono al meglio quando la persona è naturalmente in equilibrio e consapevole di se stessa. Dall’avere una mente superiore all’essere totalmente se stessi.
Compito peraltro non facile ma che può essere compreso e sviluppato in modo scientifico e articolato. Ognuno di noi quindi può raggiungere uno stato di massima realizzazione del suo potenziale imparando a conoscere e sperimentare tutte le dimensioni di se stesso. Vediamo con più precisione gli elementi di questo gioco di evoluzione.

Crisi planetaria ed evoluzione della coscienza
Il fisico David Bohm, collega di Einstein e autore di uno dei più conosciuti trattati di fisica quantistica, insieme al filosofo indiano Krishnamurti, nel libro Dove il tempo finisce (Astrolabio), cercando di indagare le cause profonde dell’attuale crisi planetaria, esprimono una concezione rivoluzionaria dell’uomo e del suo divenire. La loro idea è che ogni essere umano possiede la capacità di vivere l’esperienza oceanica di unità con l’energia e la coscienza universale, ma, essendo questa un’esperienza di tale vastità ed intensità da non poter essere razionalizzata dalla mente e ridotta in linguaggio comune dal cervello, l’uomo decide di chiudersi a questa stessa esperienza creando un guscio individuale: l’ego.
E’ l’ego quindi che, con il suo senso di “io separato dall’esistenza”, previene l’esperienza di stati di coscienza più evoluti.
Secondo Krishnamurti e Bohm è questa struttura dell’ego che porta a una visione riduttiva e frammentaria del mondo e di se stessi, causando in scala macroscopica la frammentazione delle culture, delle religioni, delle politiche e della natura stessa.
La frammentazione interiore è un’esperienza che viviamo costantemente nel nostro quotidiano. Tuttavia esiste, secondo Bohm e Krishnamurti, una via di uscita da questo stato di sconfinamento della coscienza… è possibile un salto, un salto quantico come quello che l’elettrone compie passando da un’orbita a un’altra nel suo moto vorticoso intorno al nucleo dell’atomo. Un salto dalla frammentazione all’unità e alla realizzazione armonica della nostra completezza.
Sia le tecniche di medicina psicosomatica che le pratiche di meditazione portano a uno stato unitario, fluido e armonico.

Tecnologie new age
La quantificazione della coscienza è un punto di importanza fondamentale per lo sviluppo della cultura umana e planetaria. Comprendere gli stati di evoluzione del cervello può aiutare l’intera umanità a questo salto di consapevolezza.
La nostra coscienza con i suoi molteplici stati mentali, essendo intimamente connessa con il cervello e il sistema nervoso, può essere studiata, e indirettamente quantificata, attraverso l'analisi delle onde elettromagnetiche cerebrali.
Il Brain Olotester (analizzatore globale delle funzioni cerebrali) è un nuovissimo strumento di analisi dell'attività cerebrale, da me inventato e sviluppato in collaborazione con il Dott. William Giroldini con lo specifico scopo di studiare questi stati evoluti di coscienza. Questo modernissimo elettroencefalografo computerizzato scompone le onde cerebrali in 64 singole bande e le visualizza a colori sul monitor di un qualsiasi computer IBM compatibile. In tal modo possiamo vedere in tempo reale le infinite sfumature della nostra mente, quantificarle digitalmente e studiarle in modo olistico, ossia globale.
Questo rivoluzionario strumento è il primo dotato di un programma brevettato che consente di analizzare e quantificare la sincronizzazione tra i due emisferi del cervello di una persona e tra le onde cerebrali di persone vicine.
Grazie a questo strumento siamo ora in grado di rilevare scientificamente il livello di sviluppo, di comunicazione sottile e di evoluzione del cervello e di comprendere le sue logiche.

Scienza per l'evoluzione globale
La Cyber Ricerche Olistiche, libera associazione scientifico spirituale, nel suo programma "Dieci anni di ricerca per l'uomo nuovo" ha permesso, attraverso l'utilizzo del Brain Olotester, la scoperta di importantissimi fenomeni cerebrali legati alle potenzialità umane. L'Olotester è stato creato con la finalità di aprire una nuova dimensione della ricerca scientifica che si muova in direzione opposta alla logica materialista, per studiare e comprendere la natura della coscienza stessa e dei suoi stati più profondi ed evoluti. Uno strumento in grado di accelerare l'evoluzione della coscienza umana in questo gravissimo momento di crisi planetaria.
La rivoluzione che può salvare il pianeta è una rivoluzione interiore, una trasformazione del nostro modo di pensare e di vivere nel mondo, un salto quantico verso uno stato di coscienza più elevata e matura. Fino a ora questa evoluzione spirituale è stata appannaggio delle religioni e delle scuole di ricerca interiore. Ora può diventare uno strumento laico e universale.

Il cervello olografico
Lo studio dei primi dati ricavati dall'Olotester è stato di totale conferma della concezione psicosomatica: ogni stato del cervello corrisponde a un particolare stato corporeo. Quando il corpo sta male la mente sta male c il cervello lavora in maniera squilibrata e disarmonica. Quando la coscienza è in armonia con se stessa l'attività elettromagnetica del cervello diventa armonica ed equilibrata.
Quindi utilizzare al 100% il nostro cervello significa essere al 100% se stessi in tutte le nostre dimensioni. Fisiche, energetiche, emozionali, mentali e spirituali.
Il cervello è un ologramma del corpo. Nel cervello stesso si riuniscono tutte le informazioni provenienti dall'intero corpo: come immagini in una sfera di cristallo che riflettono la realtà fisica.
Anche l'attività cerebrale è divisa in tre parti:

1)una zona bassa, antica, orientata al cervello rettile, caratterizzata dalle onde lente Delta/rosse e Theta/giallee psicosomaticamente correlata con l'addome e gli istinti biologici

2) una zona media connessa col cervello mammifero, caratterizzata dalle onde Alfa di colore verde e correlata psicosomaticamente al torace, alle emozioni e all’affetto.

3) una terza zona alta, connessa con il cervello umano, la neocorteccia, caratterizzata dalle onde veloci Beta suddivise in azzurro, indaco e violetto e correlate alla testa e al pensare. Questo terzo cervello è diviso in due emisferi polari: uno maschile, razionale a sinistra e uno femminile, intuitivo a destra.

Il massimo potenziale cerebrale si manifesta quando i tre cervelli - le sensazioni biologiche, le emozioni e il pensiero -sono in profondo equilibrio e dialogo interno tra loro.

Psicosomatica olistica
Questi due emisferi sono proprio come la nostra parte di psiche maschile femminile, i due poli di informazione genetica e psicologica da cui siamo nati (padre/spermatozoo e madre/ovulo). Quando siamo in conflitto interiore spesso i due emisferi sono in stato di polarità opposta tra loro: mentre uno dice sì, l'altro dice no. E' la contraddizione interna. In questo stato di stress l'emisfero sinistro/razionale è letteralmente "fuori" di testa. La curva di sincronizzazione tra emisferi diventa negativa. Quando al contrario siamo in una situazione di creatività, di piacere o di grande benessere interiore la sincronizzazione sale verso valori sempre più alti.

Peak experiences e stati armonici ad altissima sincronizzazione
Cosa accade nel cervello quanto si crea unità e armonia?
In una estesa ricerca su persone in profonda meditazione, condotta nel '92 in India, presso l'Ashram di Osho Rajneesh, a Poona, abbiamo rilevato per la prima volta una serie di quadri ad altissima sincronizzazione, con valori dal 95% al 99,6%. Questi stati sono caratterizzati da onde armoniche, tipiche degli strumenti musicali, in cui appaiono picchi d'onda molto larghi in basso e sottili in alto, alla stessa distanza uno dall'altro, esattamente come le note tra loro quando formano un accordo.
La coscienza in quello stato ad altissima sincronizzazione è silenziosa e vigile, si sperimenta uno stato di grande pace in cui il chiacchiericcio della mente tace e la coscienza è lucida e vuota. Il corpo è in grande rilassamento psicosomatico e le sue energie sembrano fluire con grande piacere e benessere generale. Se si potesse identificare uno stato di salute questo dovrebbe essere il suo quadro tipico a cui rapportarsi per ogni valutazione generale.

Va rilevato che le persone studiate erano di differenti età e nazionalità, e avevano praticato da vari anni, oltre alla meditazione, varie terapie psicosomatiche individuali e di gruppo. Kundalini cerebrale
Nel corso delle ricerche abbiamo più volte registrato dei momenti in cui la sincronizzazione sale improvvisamente, un ”picco di consapevolezza” che spesso è caratterizzato da una caratteristica forma: la spirale.
La forma a spirale è affascinante e archetipica: un vero vortice di energie elettromagnetiche che sale coinvolgendo tutto l'intero cervello in una unica danza, un giro di valzer delle energie su se stesse.
Lo sappiamo da sempre che l'onda elettromagnetica è una spirale, e tuttavia fotografarla sul monitor del nostro computer è stata un' esperienza fortissima. Di nuovo ci troviamo a constatare la verità delle culture paleolitiche e neolitiche che utilizzavano come simbolo dell'evoluzione interiore il serpente che sale lungo l'albero della coscienza e della vita. Simbolo che viene ripreso dalla tradizione indotibetana come Kundalini: l'energia serpentina che sale lungo la spina dorsale, dalle radici dell'albero della mente, dal Muladhara o "centro radice", il primo chakra posto alla base della spina dorsale su fino al settimo chakra il "loto dai mille petali".
Questo stesso simbolo viene poi ripreso nel caduceo, antico simbolo della medicina e della salute, dove il serpente sale lungo il bastone alato di Mercurio e noi per analogia scopriamo che la salute e l'evoluzione sono come una spirale armonica che sale lungo l'asse della colonna vertebrale sincronizzando l'intero sistema nervoso per terminare nei due emisferi cerebrali.

Cooperazione e unità telepatica
Nell'inverno del 1993 le ricerche ci hanno spinto sull 'Himalaya indiano, a Hairakhan, nell' Ashram di Babaji, il grande maestro spirituale che ha lasciato il corpo nell'84.
In questo magico luogo dove vivono alcune decine di persone di tutte le nazioni abbiamo ritrovato gli stessi stati armonici ad altissima sincronizzazione e, grazie a un nuovissimo programma creato per l'occasione, abbiamo potuto studiare l'attività del cervello di persone vicine.
Normalmente due persone che parlano o lavorano insieme hanno una sincronizzazione prossima allo zero, ma se si sintonizzano più profondamente tra loro, se entrano in amicizia, se sentono le stesse emozioni la curva della sincronizzazione inizia ad aumentare.
In meditazione la sincronizzazione raggiunge dei livelli altissimi! I due cervelli "sono sulla stessa onda".
L’Olotester è quindi in grado di rilevare se due persone sono in profonda comunicazione tra loro o no, il loro livello di relazione e sintonia. Per un’evoluzione globale
Queste prove scientifiche aprono le porte a una nuova dimensione della ricerca scientifica dove medicina psicosomatica, simboli archetipici della psiche e ricerca spirituale trovano finalmente una loro dignità scientifica, un loro spazio concreto di studio e conoscenza. Ora grazie a questo strumento dal costo limitato e dall'estrema facilità di funzionamento e di lettura è possibile per ogni medico, psicologo o terapista un livello di ricerca e studio scientifico.
E’ possibile quantificare e diagnosticare gli squilibri, gli eccessi e le carenze, la sintonia o la disarmonia generale, gli stati di benessere e seguirli nel loro sviluppo fino al raggiungimento delle più profonde realizzazioni della consapevolezza spirituale.
Una scienza per il benessere globale e l'evoluzione della coscienza.
Grazie a questo strumento è possibile concepire una nuova didattica basata sulla sintonia alunni-maestri, una scienza della comunicazione più profonda, arrivando a comprendere la telepatia o la sensazione di essere parte di un gruppo. E' logico ritenere che se si comprendesse questo passaggio di informazioni e l'armonia che questa comunicazione comporta si potrebbe aiutare la gente di questo pianeta a vivere meglio insieme, a cooperare, a evolvere e crescere insieme.

La grande onda della coscienza acquariana
Sincronicità e sinergia.
Riassumendo possiamo concludere che le potenzialità della psiche e del cervello umano sono in diretta relazione al suo stato generale, all'equilibrio tra funzioni istintive del corpo, sensazioni, emozioni, pensieri e coscienza di sé. E' evidente che ogni inibizione dei nostri istinti, delle nostre sensazioni, ogni blocco emozionale, ogni condizionamento culturale creeranno dei blocchi del nostro cervello impedendoci di vivere la nostra vera vita e quindi riducendo le nostre potenzialità a livelli sempre più bassi.
La sensazione riportata dalle persone con bassa sincronizzazione è di vivere una vita inutile e senza significato, di non avere piacere di vivere. E' fondamentale considerare che da tutti questi blocchi e condizionamenti ci si può liberare con opportune tecniche terapeutiche psicosomatiche individuali o di gruppo.
Come lo stesso Dalai Lama ha recentemente suggerito, le terapie psicosomatiche possono rivelarsi dei preziosi strumenti di liberazione spirituale.

Un particolare accenno va riservato alla meditazione. Tutti i quadri migliori da noi osservato, in oriente come in occidente, appartengon a persone che meditano. La meditazione è uno strumento potentissimo di conoscenza di sé. E’ altresì il grande unificatore, armonizzatore e sincronizzatore della nostra mente e del nostro essere. Chiunque desideri realmente entrare nel sentiero della propria evoluzione conoscerà la meditazione e l’alchimia degli stati di silenzio interiore.
Ma c’è ancora un punto, e di fondamentale importanza! Quando più persone entrano in stato di sintonia reciproca, anche a occhi chiusi e senza conoscersi a vicenda, un flusso di informazioni passa tra un cervello e l'altro, le coscienze sono intimamente interconnesse. Cosa passa? Sicuramente onde elettromagnetiche...ma come e secondo quali leggi è ancora un mistero. Questo dato rivoluziona le nostre conoscenze sul cervello e sulla comunicazione.
Quando più persone sono in stato di sincronizzazione tra loro l'energia persa è minima e l'informazione scambiata è massima.
Minima energia persa, massima coscienza.
La grandissima parte della nostra energia viene persa in litigi, incomprensioni, differenze di opinioni, differenze di linguaggio. La sincronizzazione porta a una comunicazione ottimale e quindi risparmia energia, che può essere utilizzata per l'evoluzione e il benessere.
Mi sembra veramente il caso di chiedersi quale potrebbe essere il risultato di una meditazione di massa, di una consapevolezza collettiva che potrebbe connettere migliaia di esseri umani legati dalla stessa coscienza di essere cittadini planetari.
Una grande onda, un'onda oceanica di coscienza.


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