Carlo Maiorana si presenta ai Lettori con un terzo romanzo, inaugurando la nostra Collana “La Storia e l’Avventura”. Ambientato nel XIII secolo, questo avvincente giallo storico porta il Lettore sulla mitica “Via della Seta”, alla scoperta di una civiltà sconosciuta in Occidente e di un personaggio, Genghiz Khan, di cui ben poco si conosce e sul quale sono stati narrati massacri e violenze, tacendo la sua grandissima umanità e la sua lungimiranza nel promulgare leggi illuminate e d’avanguardia. Jacopo, il giovane medico della Scuola Salernitana, compie un periglioso viaggio alla ricerca di nuovi medicamenti per i suoi pazienti, e alla ricerca di una ragione di vita per se stesso. Attraverso avventure affascinanti, che terranno il Lettore col fiato sospeso, aprendo alla sua conoscenza orizzonti inaspettati.

Continua la saga di Jacopo da Procida, medico della Scuola Salernitana, con le avventure di Flora alla corte di KUBILAI KHAN: una Venere veneziana nel misterioso mondo dell’Impero Mongolico tra avventure, amori, tesori e misteri.

Cinque racconti per cinque personaggi che, in seguito a eventi improvvisi e dolorosi, si interrogano su quale sia il significato della propria vita e sulla possibilità di essere felici. Un libro definito nella postfazione dell’autrice come quello che le piace di più e che considera più prezioso.

Libro + DVD. Una nuova originale traduzione del capolavoro di Pasternak, effettuata sull'ultima edizione delle opere complete (2004, a cura del figlio Evgenij), corredata da un dizionario dei personaggi e da un vasto apparato di note. Allegato al volume un dvd veramente prezioso: le immagini emozionanti ed esclusive di Boris Pasternak nella sua dacia e, dagli archivi RAI, un raro documento che vede Italo Calvino, Ignazio Silone, Vasco Pratolini, Giangiacomo Feltrinelli, Angelo Maria Ripellino, Carlo Muscetta, Nicola Chiaromonte, Paolo Milano, Gianni Granzotto, discutere del "Caso Pasternak".

Una storia semplice e profonda e una lettura ispiratrice adatta a tutte le età. Capace di far riflettere e allo stesso tempo di far sorridere grazie allo stile vivace e ironico. C'era una volta, un valoroso Cavaliere combatteva i cattivi, uccideva i draghi e salvava le giovani fanciulle. Era fiero della sua lucente armatura, al punto di non toglierla mai, neppure per dormire. Ma quando un giorno tentò di levarsela, si trovò prigioniero dentro di essa. Per liberarsene dovrà affrontare un viaggio iniziatico alla ricerca del suo vero io, durante il quale incontrerà amici sinceri che lo accompagneranno nel suo cammino: Scoiattolo, il piccione Rebecca e Mago Merlino. Dovrà incamminarsi sul sentiero della Verità e, su questa via, attraversare il Castello del Silenzio, quello della Conoscenza e quello della Volontà e dell’Altruismo per dirigersi finalmente verso la Montagna della Verità.

Sullo sfondo di una piccola cittadina nel deserto del Negev, Amos Oz racconta con la consueta saggezza e maestria letteraria la storia di un uomo e una donna fondamentalmente diversi che, in qualche modo, riescono a trovare pace e comprensione reciproca.

Un libro per comprendere i ferri del mestiere di un grande reporter e il modo di usarli sia dal punto di vista tecnico che morale. “È per merito di una poesia, bruttina ma in compenso mia, se sono diventato giornalista. E dire che sognavo di diventare portiere della nazionale polacca.” Ryszard Kapuściński.

Sono gli anni che seguono la morte della figlia Paula e Isabel Allende adotta la forma del “diario” per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in California. Ricordi che si intrecciano a riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. Due leitmotiv danno coesione all’insieme: la relazione amorosa con il secondo marito Willie e l’ansia di costituire e difendere una grande tribù familiare. Isabel tiene letteralmente insieme un clan variegatissimo e lo governa come una vera patriarca. Dopo La casa degli spiriti come dubitare di questa inclinazione?

Riuscite a immaginare una favola che inizia con il classico “C’era una volta…”, introduce personaggi da fumetto e sfocia in situazioni surrealiste capaci di inconciliabili paradossi? Ecco la ricetta di questi due racconti. Boris Vian è in grado di sorprenderci attraverso la destabilizzazione della consueta logica della narrazione fiabesca, ma anche di offrirci un umorismo caustico, sfrontato e soprattutto imprevedibile.

“Un diario terribile ed emotivamente pulsante, una lettura obbligata per conoscere la disperata condizione attuale dell’Iran, dei diritti delle donne e del giornalismo in uno stato autoritario”. – Afshin Molavi, autore di "Pellegrinaggi persiani. Viaggi attraverso l’Iran". “Il coraggio di Camelia è un simbolo della speranza umana sotto la più terribile delle oppressioni. Una storia drammatica che non riuscirete a smettere di leggere...

Una scrittrice in crisi lancia una sfida a un terzetto ben assortito, composto da un giornalista enogastronomico, un esperto di vini e un esteta della tavola che al contrario di ispirazione ne hanno in abbondanza e che sorprendono, deliziano, divertono con una strepitosa cena delle meraviglie.

Questo libro è ambientato in Umbria nel secolo XIV. In un tempo in cui la sua vita vale meno della corda che gli stringe il saio ai fianchi, un frate vede cose che sarebbe stato meglio ignorare e ode parole che mai nessuno avrebbe dovuto udire. New York, 2007. Da Christie’s si batte un prezioso incunabolo. Per la ricca e affascinante collezionista di Boston che se lo aggiudica, nessun posto è più sicuro. Quale segreto si cela nelle antiche miniature? (...)

Per Laura è cosa certa che sua madre sia morta in un misterioso incidente d’auto avvenuto molti anni prima, ma il drago Gurgulius risveglia in lei la speranza che Anna Leander possa essere ancora viva. Per accertarsene, la ragazza azzarda un viaggio onirico nel proprio passato, utilizzando le speciali capacità magiche di cui è dotata.(...)

Shaila, tornata a Bombay per il compleanno del padre, scopre che i genitori stanno combinando il suo matrimonio. Nell’intreccio di racconti che ne scaturisce, Shree Ghatage dà vita a un’India che si può scoprire soltanto lasciandola e facendovi poi ritorno, nel caso di Shaila per sempre.(...)