Esiste, all'interno delle patologie dell'età evolutiva, un particolare gruppo di pazienti – cosiddetti schizoidi – che oltre a porre notevoli problemi diagnostici e di trattamento, costringono la comunità scientifica a riflessioni non facili sul loro quadro sindromico. Si tratta di giovani caratterizzati da un pensiero onnipotente, da un’accentuata intellettualizzazione e da un altrettanto marcato ritiro sociale. Tali situazioni cliniche rappresentano il versante psicopatologico di uno spettro più ampio di comportamenti individuali, presenti sempre di più nella società contemporanea, tesi al celarsi, al sottrarsi, a nascondere i propri moti spontanei e le fantasie, in modo da evitare così l’incontro e l’autentica comunicazione con l’altro...