La Qabbalah è una tradizione sapienziale ebraica assai rinomata che ha origini con molta probabilità nel periodo gnostico a cavallo dei primi due secoli a.C.
Esso è frutto del tentativo di sincretismo religioso iniziato dall’impero di Alessandro Magno e rimasta come una chimera in sospeso dopo i due incendi della biblioteca di Alessandria d’Egitto.
Nel testo si approccerà all’uso della Qabbalah ipotizzando che una precisa e puntuale “geometria universale” agisce senza alcun tipo di condizionamento verticistico o apicale, di un qualsiasi soggetto in veste di un ruolo come per esempio: il sacerdote, il rabbino, il bramino, l’imam, oppure l’architetto, l’ingegnere, lo scienziato, il luminare, il massone, ecc.
Osservando la geometria dei numeri si può percepire quanto sia armonico il modo in cui il Cosmo nelle sue molteplici dimensioni agisce sotto forma di quella che solitamente chiamiamo “Coscienza”.