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Mafia è forse la parola italiana più conosciuta al mondo. E' in tutti i dizionari e in tutte le enciclopedie di ogni paese, dall'America Latina all'Australia, dal Magreb al Giappone. Quasi certamente ha la sua etimologia nell'espressione araba maha fat che vuol dire protezione, immunità. La parola mafia non ha avuto sempre lo stesso significato. Un secolo fa rappresentava una cosa, un'altra negli anni cinquanta e sessanta, un'altra ancora dopo le uccisioni di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino. Ogni epoca ha avuto la sua Mafia. Con questa espressione si intende un'associazione segreta con le sue regole e i suoi capi, il suo territorio e il suo esercito di assassini che si definiscono uomini d'onore.
La criminalità mafiosa non è come la criminalità comune. Quella comune è sempre sopravvissuta ai margini della società ed è sempre stata combattuta dal potere, quella mafiosa invece è sempre stata legata alla società e protetta dal potere. Temi, luoghi, personaggi, idee: elementi di mondo trattati di volta in volta da un’autorità in materia, con uno schema di domande e risposte che rende agile la lettura e, al tempo stesso, completo e facile l’approfondimento. Le sue leggi, i suoi riti, le sue donne, i suoi capi. E i suoi misteri. Dai silenzi di una Palermo "felicissima" alla morte di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino: stragi di mafia ma non solo di mafia. Attilio Bolzoni risponde alle domande più semplici e a quelle dimenticate, presentando un ritratto lucido e aggiornato di Cosa Nostra e dei suoi intrecci con la politica e gli apparati. Patti e ricatti, latitanze infinite, depistaggi di Stato.
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