Spesso i farmacisti sono il referente ultimo dei pazienti, che chiedono loro l’imprimatur definitivo dell’operato del medico. Essi sono inoltre in prima linea, anche fisicamente, a fronteggiare le prime richieste del pubblico. Avendo la grande responsabilità di indirizzare e di consigliare il paziente, il farmacista merita dunque ogni considerazione.
Chiamato com’è ad aggiornarsi anche su tematiche sulle quali si assiste a una latitanza pressoché completa da parte dei responsabili della formazione, il farmacista guarda con aperta curiosità all’affermarsi di realtà complementari a quelle convenzionali.
È il caso appunto della medicina omeopatica, la cui affermazione di pubblico va di pari passo con il pericoloso diffondersi di una pletora di terapie “alternative” che poco hanno a che spartire con la geniale intuizione di Hahnemann.
Uno degli scopi del presente volume è quindi innanzitutto quello di fornire precise conoscenze sull’evoluzione storica e metodologica della medicina omeopatica. Segue una sezione nell’ambito della quale, con rigoroso inquadramento per apparati, vengono indicate le possibilità di intervento da parte del farmacista.
Una Materia Medica sintetica, ma riguardante tutti i farmaci indicati nella II sezione, completa l’opera, che ha l’obiettivo dichiarato di formare una figura professionale emergente: quella del farmacista omeopata.
Luigi Turinese, laureato nel 1980 in Medicina e Chirurgia, ha conseguito il diploma in Omeopatia e Terapia Omeopatica presso l’Università di Bordeaux II. Dal 1985 insegna nei corsi per medici e farmacisti organizzati dal Centro Italiano di Studi e Documentazione in Omeopatia (CISDO), di cui è membro direttivo; è inoltre membro ordinario dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA). È autore de Il farmacista omeopata (Tecniche Nuove, 2002) e, con Riccardo Mondo, ha curato “Caro Hillman…” (Bollati Boringhieri, 2004). Vive e lavora a Roma.