Il femminile. fonte di nutrimento e di potere gentile, vulnerabilità e sensibilità, corpo e anima, racchiude talmente tanti aspetti che darsi il permesso di integrarli è il più grande atto d'amore che possiamo dedicarci. Il femminile è legato al mondo emozionale, al sentire, questo grande nemico che oggi, nella società dove viviamo, ci impedisce di aderire a modelli performanti e limita la realizzazione completa dell'individuo in nome di compromessi troppo alti da sostenere.

Ciao mio giovane amico, ti lascio questo Diario perché tu possa scriverci la parte più nascosta di Te. Quella che non vuoi vedere, di cui non puoi parlare, la parte di Te di cui ti vergogni, che ti spaventa o semplicemente che desideri raccontare ad un custode sincero che non ti tradirà mai. A volte le giornate sembrano essere appesantite da eventi ed emozioni che non riusciamo a capire od esprimere, momenti in cui desideriamo urlare, ma non possiamo farlo, o segreti che desideriamo raccontare, ma senza doverlo dire a nessuno. Ecco il tuo Diario Un Pò Oscuro...Che non raccoglie le tue belle giornate o i pensieri sereni, ma desidera che le sue pagine siano riempite dalla parte di Te che mai vorresti mostrare agli altri.

Questo libro nasce dall'impulso dell'autrice di dare voce alle esperienze, agli incontri e alle verità interiori che, come nello yoga, si svelano un respiro alla volta. Affido a questo luogo le mie parole, la mia storia. Affido a questo luogo la tua lettura, la mia scrittura, il mio amore. Affido a 300 scalini i miei 300 pensieri.» «Con questo libro ho scritto il mio nuovo inizio. Per questo spero che chi sceglierà di leggerlo possa trovarci amorevole presenza, vicinanza nelle parole, se pur con esperienze diverse. Che il lettore possa tuffarsi fra le pagine e ritrovare un po’ di sé, ricordandosi sempre che possiamo tutti ricominciare, che nulla si perde per strada, che ogni cosa che ci accade è esattamente ciò che possiamo sopportare, superare e vivere. Che non siamo soli e che non dobbiamo pensare alla fine delle cose, piuttosto alla loro evoluzione.

La Qabbalah è una tradizione sapienziale ebraica assai rinomata che ha origini con molta probabilità nel periodo gnostico a cavallo dei primi due secoli a.C. Esso è frutto del tentativo di sincretismo religioso iniziato dall’impero di Alessandro Magno e rimasta come una chimera in sospeso dopo i due incendi della biblioteca di Alessandria d’Egitto. Nel testo si approccerà all’uso della Qabbalah ipotizzando che una precisa e puntuale “geometria universale” agisce senza alcun tipo di condizionamento verticistico o apicale, di un qualsiasi soggetto in veste di un ruolo come per esempio: il sacerdote, il rabbino, il bramino, l’imam, oppure l’architetto, l’ingegnere, lo scienziato, il luminare, il massone, ecc. 

Il Calendario 2026 - Incantesimo del Giorno di Om Edizioni racchiude 365 pagine da leggere, strappare, usare, conservare per alimentare lo spirito per tutto l'anno. Ogni giorno, potrai svolgere un piccolo incantesimo oppure scoprire un consiglio magico che migliorerà la tua giornata e renderà più ricca la tua vita. Giorno dopo giorno, imparerai a praticare incantesimi per trasformare i tuoi schemi di pensiero, sviluppare riflessioni inedite e acquisire una maggiore saggezza.

“L’illuminazione dell’Anima spirituale è un processo essenzialmente esplosivo e sostanzialmente implosivo. Avviene nell’interiorità, si manifesta nell’esteriorità. La Luce, scatenata, anelando alla Libertà suprema, si spinge con Amore sin nel profondo, in ogni meandro dell’Essere, inonda ogni angolo, ogni relazione, ogni possibilità, ogni dimensione. Si diffonde dentro tutti ed in ciascuno. Realizzando ogni cosa, ogni forma, ogni immagine, la Coscienza riflette se stessa, l’uno nell’Altro, articolandosi ed espandendosi. È la tensione verso l’infinito, della retta, che incontra l’abbraccio materno dell’infinito compiuto, la circonferenza. Congiungendosi ogni volta ed ogni volta creando un nuovo infinito Universo. Nell’Eternità di un istante. Così sono questi splendidi archetipi Guerrieri, ciascuno unico e speciale e tutti insieme Decisi ad unire le forze. Beati coloro che di questo tramando sapranno far tesoro.”

In un'unica opera, riservata agli appassionati di Esoterismo, sono riuniti e chiaramente spiegati tutti i massimi insegnamenti e le dottrine segrete del LIBRO DELLA LUCE e dei maggiori testi della Cabala, affrontata e descritta in relazione alla conoscenza Magica, all'Alchimia, alla Cabala Cristiana.

"La Scienza Cabalistica" fu pubblicata originariamente nel 1823. Fu ripresa da Papus quando era Gran Maestro dell’Ordre Kabbalistique de la Rose-Croix e ripubblicata nel 1909. Infatti, nella sua prefazione afferma: “Nessuna pubblicazione potrebbe giovare al progresso degli studi cabalistici più della riedizione del rarissimo trattato di Lenain”. Da allora ha ispirato diversi protagonisti dell’esoterismo europeo. Lo scopo dichiarato da Lenain era quello di: “rendere il pubblico consapevole di ciò che è la Magia, in modo che ognuno possa averne una nozione corretta, poiché l’ignoranza demonizza tutto ciò che non comprende”. In effetti, queste parole sono particolarmente rilevanti oggi, in un’epoca in cui l’erudizione, l’intelletto, la scienza e i principi vengono sacrificati sull’altare dell’interesse personale, della divisione e della distruzione. 

Tra i testi tibetani appartenenti alla serie dello Dzogchen Semde, si considera che quelli più antichi siano le prime cinque traduzioni di Vairocana, ovvero Rigpai Khujug, Tsalchen Trugpa, Khyungchen Dingwa, Dola Serzhün, Minubpai Gyaltsen (chiamato anche Dorje Sempa Namkha Che) più il Mejung. In tempi relativamente recenti, nel 1971, è stato scoperto un altro libro che contiene le istruzioni essenziali sul modo di applicare la pratica nel puro stile Dzogchen in accordo con i sei testi citati. L’autore di questo scritto non è noto, ma l’opera può essere attribuita a Nubchen Sangye Yeshe. Durante questo ritiro Chögyal Namkhai Norbu ne spiega l’importanza, la probabile attribuzione e offre le indicazioni essenziali per la comprensione del Changchubsem Gompa Dola Serzhün di Mañjushrimitra

La voce è lo strumento più personale e potente che possediamo. Non è solo il mezzo attraverso cui comunichiamo nel mondo, ci mostriamo accoglienti, comunicativi, seduttivi, forti o teneri; essa è il veicolo per esprimere le emozioni più nascoste, anche quelle che a volte siamo restii a mostrare e ci dà la possibilità di connetterci con tutto ciò che ci circonda. Questo libro esplora le infinite potenzialità della voce attraverso un metodo che integra la tecnica vocale con pratiche di consapevolezza e sviluppo della nostra crescita personale.

Un libro su Gurdjieff che considera l'insegnamento di questo grande Maestro più dal lato del cuore che da quello della mente e che quindi si colloca fuori da scuole o indirizzi di discepoli più o meno autorizzati, per tentare di ricollegarsi alla fonte stessa dell'insegnamento: la famosa fratellanza Sarmoung. Il metodo suggerito per attuare il collegamento, soprattutto tramite l'attivazione dell'archetipo della Bellezza, è la psicotematica, che ci permette di capire attraverso lo sviluppo dell'intuizione dell'Essenza, cosa intendesse Gurdjieff per "lavoro". In Natura esso è la preparazione del miele da parte delle api, opera di trasmutazione sul piano umano della Personalità nel suo graduale passaggio dall'Ombra alla Luce.

Questo libro è un’esperienza di ciò che è lo Zen: una dimensione in cui è l’essenza ad apparire, a vivere, a essere semplicemente! Un libro shock che non è più, come tantissime altre opere di Osho, un invito al risveglio, ma che risveglia. Lo sconvolgimento è improvviso, immediato, fin dalle prime righe: Osho non indottrina, non dibatte, non teorizza… tira secchiate d’acqua gelida! E lo fa con una naturalezza, una semplicità, una pacatezza che rafforzano l’impatto: all’improvviso, in un lampo, ci si trova di fronte alla propria mente. In poche frasi Osho ne scardina la logica; ne mette a nudo la fragilità, esponendo i limiti di stereotipi, pregiudizi e conoscenze che modellano il Reale, senza peraltro coglierne l’essenza.

Attraverso un linguaggio vivido, intenso, profondo, l'autrice non si limita a spiegare le Discipline Analogiche: le vive, le interroga, le mette in relazione con la propria storia, con i propri fantasmi, con le ferite che si sono fatte carne e che, finalmente, diventano verbo, possibilità di trasformazione. Nel suo sguardo, colto e mai cattedratico, appassionato e mai ingenuo, le radici dl pensiero analogico si intrecciano con l'antropologia, la filosofia, le neuroscienze e le arti. Ma il centro resta sempre l'essere umano: fragile, complesso, desiderante. E l'Analogista, in questa narrazione densa e ricca di rimandi, assume i tratti di un moderno sciamano, ma dotato di uno strumento unico nel suo genere - il sistema matematico benemegliano - che fa da bussola nell'esplorazione del reale emozionale.

I Tarocchi e il viaggio dell’eroe sono intrecciati nella loro essenza: entrambi raccontano il processo umano di trasformazione. Consapevole delle diversità e dell’integrità dei singoli sistemi, Ilaria Boero ne esplora le similitudini e innesca un processo di approfondimento reciproco. Procedendo di tappa in tappa, di carta in carta arriva a trovare una seconda natura comune, seppur meno evidente: lo scopo fondamentale di curare la ferita tra i due mondi. Viaggiando con l’eroe e con il Matto, l’appassionato di Tarocchi acquisisce la possibilità di ampliare il significato delle carte, potenziare il loro utilizzo introspettivo e creativo e integrare gli argomenti, le dinamiche e le meccaniche della trasformazione umana nella pratica di lettura dei Tarocchi. Alla fine del percorso, i Tarocchi e il viaggio dell’eroe si presentano nella loro veste più nobile: simboli universali che alimentano la consapevolezza, l’integrità e la fioritura personale. Dettagli Libro