In questo libro troverete la simbologia e la narrazione della vita leggendaria di Padmasambhava, il Nato-dal-Loto, così come la raccontano fonti diverse, fra cui il Padma Thang Yig (il “Detto di Padma”) qui proposto in forma antologica, in una nuova traduzione dal tibetano. L'Autore ci offre inoltre una breve storia della Scuola degli Antichi (Nyingmapa), erede dei terma, che ancora ne perpetua l'insegnamento con immutato vigore.

Questo libriccino prezioso scritto da uno dei più grandi maestri Dzogchen del nostro tempo, con humor e incredibile semplicità ci toglie ogni possibile dubbio su cosa sia, a cosa serva e come si possa praticare la meditazione.

Questo libro è il frutto dell'insegnamento dato oralmente da lama Guendune Rinpoche, secondo il lignaggio Kagyupa, e spiega in cosa consiste il legame privilegiato che si viene a creare tra un lama e il discepolo, sottolineando il ruolo della motivazione e della devozione per sviluppare in modo graduale la “mente dell’Illuminazione”.

I primi discepoli occidentali del sedicesimo Gyalwa Karmapa, considerato un Buddha vivente, sono stati Ole e Hannah Nydahl . Dall’Europa del Nord ai picchi dell’Himalaya, le loro vite — in cui droga e contrabbando si mescolavano ad una ricerca ancora poco cosciente — sono diventate un ponte leggendario fra due mondi: quello confuso e spettrale dei vagabondi e quello della Realizzazione dell’Illuminazione, della pace interiore.

Questo libro è un vero e proprio tesoro di saggezza. Spiega come vi sia un duplice livello di comprensione della verità, e come si possa scoprire la propria vera natura (la stessa del Buddha) praticando insieme l’etica, la progressiva stabilità nella meditazione e la via della saggezza.

La buddhità è qualcosa di innato, presente in noi fin da principio, non è qualcosa che si acquisisce al termine di estenuanti fatiche mistiche. Lama Jigmela ha un linguaggio semplice, venato di buonumore. E ci apre le porte del buddhismo tibetano rispondendo con franchezza a tutte le curiosità che mai avremmo osato esporre...

La caratteristica migliore di quest’opera è la capacità di Thich Nhat Hanh di dare vigore e concretezza a quei principi del buddhismo zen che in tanti manuali rimangono spesso astratti e vuoti.

Ispirandosi agli insegnamenti di Dogen, fondatore della tradizione del soto zen nonché autore delle famose Istruzioni a un cuoco zen, Glassman ci presenta le sue esperienze di abate-imprenditore del ventesimo secolo.

Non deve esserci separazione tra ciò che scriviamo e il modo in cui conduciamo la nostra esistenza quotidiana. Scrivere deve insegnarci a vivere e la vita deve insegnarci a scrivere.

Lo Zen è l' Arte dell'attenzione, della disciplina interiore e della concentrazione. E' l'addestramento del corpo e della mente a ben operare, a non disperdere le proprie energie nel vagheggiamento del passato o nell'attesa dell'avvenire, a vivere intensamente ogni esperienza mentre è in corso. E a sviluppare così una armoniosa personalità. Questo libro suggerisce come praticare lo Zen nella vita di ogni giorno.

La suprema identità è un testo che fa riflettere. Esso non intende l'influenza di altre religioni in sostituzione alla propria, bensì punta a sottolineare l'enorme potenziale di sviluppo spirituale derivante da un atteggiamento di apertura verso un credo o una filosofia differenti. Esiste una dimensione di saggezza spirituale che, per essere espressa, deve andare al di là delle forme di pensiero impiegate dal dogmatismo....

I temi e gli oggetti di contemplazione sono quelli ‘classici’ del Satipatthana Sutta, il testo base sulla presenza mentale della tradizione theravada (primo fra tutti il respiro) e cari al Buddhismo mahayana (l’interdipendenza di tutti gli esseri, la compassione): lo spirito e le modalità con cui vengono presentati sono particolarmente vicini alla sensibilità e alle esigenze del praticante laico.LIBRO IN RISTAMPA.

Smettere con le lotte senza senso, lasciare fluire gli avvenimenti nel loro corso senza fare resistenza, vivere nel momento, uniformarsi al flusso della vita, questo é wu wei. Una introduzione efficace all'impiego pratico della filosofia del tao. Le leggi del Wu Wei, letteralmente "far niente" sfuggono a qualsiasi tentativo di interpretazione intellettuale. Non si possono comprendere nella loro piena estensione. ma si possono vivere molto bene. Chi ha attraversato nella sua vita una crisi esistenziale molto profonda, forse ricorda che la svolta al meglio avvenne esattamente nella fase in cui aveva smesso di combattere.

Se sei seduto tutto accartocciato, inibirai la tua respirazione, la funzionalità dei tuoi organi interni e il flusso energetico, stroncherai il tuo spirito, limiterai la tua percezione e in generale diminuirai le tue capacità. Se, al contrario, ti stai espandendo per riempire il massimo spazio all'interno del tuo corpo, sia verticalmente che orizzontalmente, il tuo spirito canterà di gratitudine, il tuo chi correrà come i tori di Pamplona e tutta la tua esperienza di questo momento sacro che stiamo condividendo sarà esaltata.