Idee e Pratiche per una Vita Consapevole

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
Continua...
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Filosofie occidentali


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DIALOGO TRA UN'ANIMA ILLUMINATA ED UNA PRIVA DI LUCE
DIALOGO TRA UN'ANIMA ILLUMINATA ED UNA PRIVA DI LUCE

di Jacob Bohme

1. Una povera anima, vagabondando fuori dal Paradiso, raggiunse il regno di questo mondo, dove incontrò il diavolo che le chiese: “Dove stai andando, anima orba?”.
2. L’anima disse: “Voglio vedere le creature mondane, opera del Creatore”.
3. Il diavolo disse: “E come credi di poterle vedere? Giacché non distingui in loro l’essenza dalla qualità, vedrai solo un’immagine dipinta, senza riconoscerle come tali”.
4. L’anima disse: “Come posso dunque in esse distinguere l’essenza dall’essere?”.
5. Il diavolo disse: “Se ti cibi del male e del bene di cui sono fatte le creature, i tuoi occhi si apriranno e sarai come Dio stesso, conoscendo cosa sia in sé il Creatore”.
6. L’anima disse: “Sono nobile e santa e, come disse il Creatore, potrei morirne”.
7. Il diavolo disse: “Di nulla morrai. I tuoi occhi invece s’apriranno, sarai uguale a Dio, distinguendo il bene dal male. Sarai forte e valente e grande come Lui, né ti sarà celata alcuna conoscenza delle creature” .
8. L’anima disse: “Se avessi la conoscenza della natura e delle creature, vorrei dominare il mondo”.
9. Il diavolo disse: “Il fondo di tale conoscenza giace in te stessa; solamente, devi volgere la tua volontà non verso Dio, ma alla natura e alle creature. Scoprirai in te il piacere di un simile appetito, e mangiando dall’albero della conoscenza del bene e del male, conoscerai tutto”.
10. L’anima disse: “Voglio cibarmi di questa conoscenza per dominare le cose nella loro potenza, essere il vero signore della terra e fare ciò che voglio, come Dio stesso fa”.
11. Il diavolo disse: “Sono principe del mondo: se vuoi dominare la terra, il tuo piacere fronteggi la mia immagine, al fine di conoscerla”. Ed egli dunque pose il mercurio dell’anima nel vulcano come ruota infuocata dell’essenza, che prima possedeva forma di serpente.
12. Quando l’anima vide ciò, disse: “Questa è la potenza di tutte le cose: come posso diventare come lei?” Continua...
IL SIGNIFICATO DI UNA SCUOLA ESOTERICA IN TEMPI DI CRISI
IL SIGNIFICATO DI UNA SCUOLA ESOTERICA IN TEMPI DI CRISI

di Fabio Gatti e Elvira Pisaturo

Nella storia dell’umanità, probabilmente non c’è mai stato un periodo che le donne e gli uomini dell’epoca non abbiano vissuto come un tempo di crisi. Naturalmente, non tutti i periodi storici hanno avuto il medesimo impatto sulla storia umana. Alcuni hanno lasciato grandi e profondi segni nella coscienza dell’umanità; sono quelli che hanno apportato grandi cambiamenti a livello globale. Ma ogni tempo è stato sempre ecomunque frutto di un passato ed artefice di un futuro: dunque, in qualche modo, legato ad una o più crisi. Nei testi dell’Insegnamento, ci viene detto che l’evoluzione spirituale dell’umanità procede per cicli, nei quali a periodi di crisi seguono altri di tensione – prodotta dalla crisi – e di successiva emersione, cioè la manifestazione degli effetti innescati dalla crisi.
Nel terzo volume del Trattato dei Sette Raggi, dedicato all’Astrologia Esoterica, Alice Bailey afferma: “Non dimenticate però che l’abitudine ad affrontare le crisi è da gran tempo stabilita nella coscienza dell'umanità. L’uomo ‘è abituato alle crisi’, per così dire. Non sono che esami per controllare forza, proposito, purezza e movente dell’intento dell'anima. Una volta superate suscitano fiducia ed estendono la visione. Alimentano compassione e comprensione, poiché il dolore e il conflitto interiore da esse generati non si scordano mai, in quanto attingono dalle risorse del cuore. Sprigionano la luce della saggezza, la diffondono nel campo della conoscenza e arricchiscono il mondo.” (p. 477 ed. ingl.)
Ecco, dunque, che la crisi è un’opportunità che permette di avanzare e, tutto ciò che di doloroso essa può portare, può essere superato sapendo che non possono esserci crescita, né sviluppo, senza crisi. In merito a quest’ultimo aspetto, per inciso, la Scuola Arcana dedica un ampio spazio alle crisi che riguardano gli studenti, invitandoli ad analizzare quelle che, a loro parere, hanno determinato i momenti fondamentali nella loro vita. Infatti, analizzando le crisi e i loro effetti nella vita del singolo, questi può arrivare ad individuare le cause del proprio essere qui ed ora. Continua...
GLI ASPIRANTI SPIRITUALI
GLI ASPIRANTI SPIRITUALI

di Alice A. Bailey
 
(1) Progredendo, l’aspirante non solo equilibra le coppie di opposti, ma gli si rivela il segreto del cuore del fratello. Egli diviene una forza riconosciuta del mondo ed è considerato come uno sul quale si può fare affidamento per servire. Gli uomini si volgono a lui per assistenza ed aiuto lungo la sua linea riconosciuta, ed egli comincia a far risuonare la sua nota così da essere sentito non solo tra gli uomini, ma anche tra i deva. A questo stadio lo fa con la penna nella letteratura, con la parola nelle conferenze e nell’insegnamento, con la musica, la pittura e l’arte. In un modo o nell’altro raggiunge i cuori degli uomini, e diviene un aiuto ed un servitore della sua razza. (3865/6).
(2) La vita di tutti gli aspiranti, se progrediscono con la dovuta rapidità, è quindi caratterizzata da movimento costante, da continui cambiamenti e differenziazioni, dal succedersi di costruzione e distruzione, dalla formulazione di progetti e dalla loro dissoluzione. È una vita di sofferenza continua e di frequenti urti con le circostanze ambientali, di numerose amicizie che si formano e si sciolgono, di incessante mutamento con l’angoscia che ne deriva. Gli ideali vengono trascesi in quanto tappe su un cammino verso altri più elevati; balenano visioni, ma solo per essere sostituite da altre; sogni sono carezzati, realizzati e poi messi da parte; si fanno amici che vengono amati ma lasciati indietro a seguire da lontano e con passo più lento le orme dell’aspirante che avanza con ritmo più rapido. (4-264).
(3) Ricordiamo prima di tutto che nessun aspirante, per quanto sincero e devoto, è privo di difetti. Se lo fosse, sarebbe un adepto. Tutti gli aspiranti sono ancora egoisti, ancora inclini alla collera e all’irritabilità, ancora soggetti a depressione e, a volte, persino all’odio. Spesso questa collera e questo odio sono suscitati da cause che noi chiamiamo plausibili. Ingiustizie commesse da parte di altri, crudeltà verso esseri umani e animali, odio e immoralità di chi li circonda possono suscitare in loro reazioni analoghe, causando loro molta sofferenza e ritardo. Continua...
ABC DELLA ANTROPOSOFIA
ABC DELLA ANTROPOSOFIA


di Gabriele Burrini

L' antroposofia (o Scienza dello spirito), fondata dal pensatore austriaco Rudolf Steiner (1861-1925), si presenta come la via spirituale più adatta al nostro tempo, in quanto capace di conciliare le istanze della scienza con quelle della fede, gli impulsi della conoscenza con quelli della religiosità. Il cammino di R. Steiner ha inizio con lo studio e la cura editoriale delle opere scientifiche di J.W. Goethe, grazie alle quali Steiner comprese l’importanza del pensiero puro, libero da rappresentazioni sensibili, che animano la conoscenza riflessa, incapace di connettersi al mondo ideale degli archetipi.
Sull’onda di questo tipo di pensiero Goethe poté cogliere nell’ambito dell’osservazione scientifica il motivo del Fenomeno archetipico: trovò così che il dinamismo vegetale, nelle sue alterne fasi di contrazione ed espansione, segue il principio della pianta primordiale (Urpflanze).
La concezione goethiana del mondo, e soprattutto la dimensione conoscitiva che essa suggerisce, è il primo cardine dell’antroposofia, come tale identificato dallo Steiner nel testo La filosofia della libertà.
Il secondo cardine è il principio del cristocentrismo: Cristo come centro dell’universo, dell’evoluzione spirituale, della biografia umana. R. Steiner distingue nettamente la personalità storica del Gesù di Nazaret dalla dimensione cosmica e universale del Cristo: in base a ciò egli descrive tutto il cammino evolutivo del cosmo, del nostro pianeta e delle civiltà umane, un cammino mirato al fatto che, quanto più l’umanità si identificherà con l’impulso-Cristo deposto dal sacrificio del Golgotha in ogni uomo (ovvero con il principio dell’Io spirituale), tanto più la Terra compirà la sua missione che consiste nel divenire il “Cosmo dell’amore”.
Il terzo cardine sul quale poggia l’antroposofia è una nuova concezione della storia recente ispirata a un evento che ha segnato profondamente l’epoca moderna, iniziata nel XV secolo e chiamata dall’antroposofia “epoca dell’anima cosciente”. Questo evento, verificatosi nel 1879, è coinciso – dice R. Steiner – con il fatto che l’arcangelo Michele ha scacciato dai cieli gli “spiriti delle tenebre” e li ha precipitati sulla Terra. Continua...

SONO ILLUSIONI
SONO ILLUSIONI

di Simone Weil

Ci si dirige verso una cosa perché si crede che essa sia buona; e vi si rimane incatenati perché è divenuta necessaria. Le cose sensibili sono reali in quanto cose sensibili, ma irreali in quanto beni. L'apparenza ha la pienezza della realtà, ma solo in quanto apparenza. In quanto altro dalla apparenza, è errore. L'illusione sulle cose di questo mondo non concerne la loro esistenza bensì il loro valore. L'immagine della caverna si riferisce al valore.
Noi possediamo solo ombre di mutazioni del bene. È altresì in rapporto al bene, che ci troviamo ad essere prigionieri, incatenati (l'attaccamento). Accettiamo i falsi valori che ci appaiono, e, quando crediamo agire, siamo in realtà immobili, perché rimaniamo dentro l medesimo sistema di valori. Atti effettivamente compiuti e tuttavia immaginari. Un uomo tenta il suicidio, viene salvato; e, dopo, non è maggiormente distaccato di quanto fosse prima. Il suo suicidio era immaginario. Il suicidio, certo, lo è sempre; per questo è proibito. Il tempo, a voler parlare rigorosamente, non esiste eccetto il presente, come limite). Eppure gli siamo sottoposti. Tale è la nostra condizione. Siamo sottoposti a quel che non esiste. Sia che si tratti della durata sofferta passivamente - dolore fisico, attesa, rimpianto, rimorsi, paura -o del tempo elaborato - ordine, metodo, necessità -, in ambedue i casi non esiste ciò cui siamo sottoposti. Ma esiste la nostra sottomissione.
Siamo realmente legati da catene irreali. Il tempo, irreale, vela tutto (e noi medesimi) di irrealtà. Il tesoro, per l'avaro, è l'ombra d'una imitazione del bene. È doppiamente irreale. Perché un mezzo (il denaro) è già, come tale, cosa diversa da un bene. Ma preso in senso diverso dalla sua funzione di mezzo, eretto a fine, è ancor più lontano dall'essere un bene. Le sensazioni sono irreali in rapporto ai giudizi di valore; le cose sono irreali per noi in quanto sono valori. Ma l'attribuzione di un falso valore ad un oggetto toglie realtà anche alla percezione dell'oggetto stesso, perché annega la percezione nella immaginazione.
Così, solo il distacco perfetto permette di veder le cose nude, fuor della nebbia di valori bugiardi. Continua...
LA DANZA DELL'ENERGIA
LA DANZA DELL'ENERGIA di Stefano Fusi

La scienza, anzi la Scienza con la S maiuscola, è spesso vista come nemica dai fautori della cosiddetta Nuova Era. Chi studia le antiche tradizioni orientali o dei popoli indigeni, le culture diverse da quella razionalista, e indaga i mondi di confine -l'energia vitale, le profezie, le medicine naturali, i corpi sottili, il Divino che c'è in noi viene ancora deriso ed emarginato dal mondo accademico e dagli Scienziati con la S maiuscola. Denigrano le forme di conoscenza che non rientrano nel loro quadro concettuale. Secondo alcuni opinion leader della scienza ufficiale, tutti filoni scientifici che non rispettano i ‘canoni sacri’ della scienza occidentale moderna sono da respingere. La scienza, secondo loro, è solo quella che si occupa dei dati oggettivi e misurabili in termini di quantità, attraverso il metodo sperimentale di laboratorio. Si ergono così a nuovi inquisitori, condannando fior di studiosi e ricercatori che hanno il difetto di andare oltre le certezze acquisite.
Continua...
QUANDO LA BELLEZZA SALVERA' IL MONDO
QUANDO LA BELLEZZA SALVERA' IL MONDO

di Elisabetta Mastrocola

“La storia dell’umanità è stata caratterizzata sin dall’inizio dall’arte; successivamente ha avuto la preponderanza la religione, e poi è riuscita a imporsi la scienza. Ma, in avvenire, sarà di nuovo l’arte a essere più importante. Perché l’arte? Perché non la religione o la scienza?... Solo l’arte può raggiungere il cuore degli uomini con immediatezza, risvegliandoli alla vera vita. Tuttavia, ciò non significa che non abbia alcuna critica da fare alle sue odierne forme di espressione; anzi, si può affermare che esse sono molto lontane da ciò che gli Iniziati intendono per “arte”, cioè quell’attività che riunisce la vera scienza e la vera religione. Sarà quell’arte a salvare il mondo, un’arte consapevole, rischiarata dalle verità della saggezza e dell’amore. In avvenire è agli artisti che verrà dato il primo posto, perché il vero artista è al tempo stesso un sacerdote, un filosofo e uno scienziato. Sì, perché il ruolo dell’artista è quello di realizzare sul piano fisico ciò che l’intelligenza concepisce come vero e ciò che il cuore sente come buono, affinché il mondo superiore, il mondo dello Spirito, possa scendere e incarnarsi nella materia.”
In queste righe del Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov, tratte dal libro “Creazione artistica e creazione spirituale”, ritroviamo la funzione creativa dell’uomo, funzione che lo eleva pienamente ad un’immagine di sé con un senso definito e una direzione verso uno scopo concreto: la realizzazione di un’opera.
L’intuizione per lavorare ad un’opera è suggerita dall’ispirazione, la cui natura sfugge, spesso, alla comprensione. Ma cos’è l’ispirazione?
“Secondo la Scienza esoterica, l’ispirazione non è altro che un contatto: la comunicazione con una forza, o meglio con un’intelligenza o un’entità che viene dai mondi superiori e che si serve di noi per eseguire ciò che noi stessi non saremmo capaci di fare.” *Continua...
CHI SONO GLI ESSENI ?
CHI SONO GLI ESSENI ? Chiamati anche nazareni - Nazareth era un loro presidio molto importante - e' il popolo da cui discende Gesu' Cristo e che si presume vivesse vicino a Masada. Gli esseni erano contadini, frutticoltori e profondi conoscitori delle proprieta' delle erbe, dei cristalli e del colore con i quali curavano tutti coloro che richiedevano il loro aiuto. Detenevano quindi un'antica conoscenza, tramandata da Atlantide, portata in Palestina da Mose' e dal suo popolo (gli esseni) e divulgata successivamente in Europa dagli egizi. Medici e guaritori, con leggi e tradizioni ortodosse, imponevano a chi desiderava entrare nella loro comunita' delle iniziazioni che duravano fino a sette anni. La loro era una stirpe reale, proveniente da una razza e cultura diversa da quella dei rabbini e farisei del Tempio di Gerusalemme.
Convinti vegetariani, non facevano sacrifici a Dio e dedicavano molto del proprio tempo a ringraziarlo, attraverso le preghiere che rivolgevano agli Angeli, a cui erano particolarmente devoti. Si dice che si alzassero all'alba e andassero nei boschi a chiamare le energie angeliche, con le quali si intrattenevano in modo molto naturale. Abbandonate le vanita' del mondo, si erano ritirati ad una vita semplice che consentiva di avvicinarsi allo spirito per viverlo nella materia come successivamente Gesu' il Cristo (cristhos = "sapere") ci ha ampiamente raccomandato. Continua... 
GEMME D'ORIENTE
GEMME D'ORIENTE

di H. P. Blavatsky

1) Il primo dovere insegnato in Teosofia, è di compiere risolutamente il proprio dovere, qualunque esso sia.
2) Il cuore che segue i sensi errabondi svia il suo giudizio, come il vento dirotta una barca sulle acque.
3) Colui che si libera di tutti i desideri vivendo libero dagli attaccamenti e dall’egoismo, raggiunge la beatitudine.
4) Per ogni uomo che nasce, viene data con la lingua un’ascia, tramite cui lo stolto si ferisce quando usa delle parole malvagie.
5) Come tutti i vasi di creta fatti dal vasaio finiscono in frantumi, così è per la vita dei mortali.
6) Gli uomini saggi sono portatori di luce.
7) Una vita giusta, coscienziosa, ecco il gioiello più prezioso.
8) Avendo assaporato la dolcezza dell’illusione e della tranquillità, si diventa liberi dalla paura e dal peccato, bevendo la dolcezza del Dharma (la Legge).
Continua...

IL PIANO DIVINO PER LA TERRA
IL PIANO DIVINO PER LA TERRA Se potessimo guardare la Terra dallo Spazio con una visione da chiaroveggenti, vedremmo il campo aurico del Pianeta come una sfera oscura ricoperta di nebbia e foschia. Potremmo rimanere atterriti alla vista di questa grande e oscura nube di materia sottile, che chiaramente mostrerebbe di possedere una densità e uno spessore tali da impersonare non solo l’impenetrabilità stessa ma anche tutte le condizioni sfavorevoli alla vita e che fanno apparire le cose poco chiare e distorte. Allora capiremmo l’incalzante necessità del cambiamento e della decontaminazione globale, della preparazione da parte di tutti quelli che sono sulla Terra ad affrontare la tempesta purificatrice che si avvicina e, ancor più importante, a trarre vantaggi da essa. Continua...
I SETTE RAGGI
I SETTE RAGGI In termini di filosofia esoterica, la Trinità divina produce naturalmente un proprio settenario, costituito dai Sette Raggi di Vita. I RAGGi sono: 1 VOLONTÀ (W: Will) 2 AMORE-SAGGEZZA (L: Love - Wisdom) 3 INTELLIGENZA ATTIVA (A : Activity) 4 ARMONIA, BELLEZZA, ARTI 5 CONOSCENZA CONCRETA, SCIENZA 6 DEVOZIONE, IDEALISMO 7 ORDINE CERIMONIALE, MAGIA Ogni unità di coscienza appartiene a une dei sette raggi ed è un'espressione, grande o piccola, della sua qualità generica. I primi tre raggi mantengono gli stessi nomi e caratteristiche della Trinità divina che abbiamo studiato, cioè Volontà, Amore-Saggezza e Intelligenza Attiva. Essi sono noti come raggi di Aspetto, essendo espressioni della natura o qualità della Trinità divina. Gli altri quattro raggi sono detti di Attributo, avendo la loro radice nel terzo aspetto della Trinità, Intelligenza Attiva. Essendo tre modi diversi di attività intelligente questi attributi trovano la loro sintesi nel terzo raggio. Essi sono noti come: Quarto Raggio, di Armonia, Bellezza, Arte. Quinto Raggio, di Conoscenza Concreta a Scienza. Sesto Raggio, di Devozione o Idealismo. Settimo Raggio, di Ordine Cerimoniale a Magia.
Continua...
GLI EGGREGOR COME PENSIERI E SENTIMENTI COLLETTIVI
GLI EGGREGOR COME PENSIERI E SENTIMENTI COLLETTIVI Qualche anno fa conobbi - grazie a comuni amici di Radio Gamma 5, la storica e gloriosa radio veneta - un “sacerdote” indiano di una tribù nord americana. Fra un discorso e l'altro ad un certo momento mi disse: “Hai mai osservato che quando cade un aereo molto spesso, dopo poco tempo, succede che ne cada un altro?" Riflettei un poco ma dovetti convenire che in effetti era proprio così. Allora quella grande anima mi guardò e sommessamente disse ancora: "Secondo me è perché quando il primo aereo cade provocando a volte centinaia di morti e la notizia viene divulgata dai mass-media in tutto il pianeta, milioni di persone quasi contemporaneamente pensano pensieri di morte, invece di pregare per aiutare quelle anime che stanno abbandonando il loro corpo in modo così violento e drammatico". Spontanea mi sorse questa considerazione e aggiunsi: "Non occorrono allora in questi frangenti pensieri di morte per i corpi, bensì pensieri di vita per le persone che in altro modo continuano la loro vita su un altro piano". "Proprio così" concluse lui. Per una mentalità materialistica che accetta l'esistenza del caso e lo considera un fattore qualunque di vari eventi, imputare a milioni di pensieri, la cui natura per di più è impalpabile, la causa di un incidente aereo è una cosa totalmente ridicola,assurda, una puerile superstizione. Il fenomeno più sopra descritto che agisce nel mondo fisico pur essendo di natura non fisica è denominato dai conoscitori di esoterismo con il termine di "egregor". Continua...
GLI ESSENI E I ROTOLI DEL MAR MORTO
GLI ESSENI E I ROTOLI DEL MAR MORTO di Emanuela Cella Ferrari
Gli Esseni furono una setta di grande interesse, con una visione del mondo molto particolare. Essi espressero per la prima volta idee che sono della massima importanza per il nostro tempo. Per avere notizie su di loro bisogna risalire alla grande scoperta, fatta nel 1947, all'interno di grotte situate nei pressi di Qumran, nel Mar Morto, nelle quali vennero ritrovati rotoli interi di documenti e numerosi frammenti degli stessi. Una parte consistente di documenti è già stata pubblicata, una parte ancora no. I primi scopritori si convinsero che la setta dei rotoli fosse la Comunità degli Esseni. Questa comunità era già conosciuta da secoli, attraverso gli scritti degli autori antichi, tra i quali Flavio Giuseppe e Filone Alessandrino, famoso filosofo giudaico. Continua...
IL PIANO DIVINO PER LA TERRA
IL PIANO DIVINO PER LA TERRA Se potessimo guardare la Terra dallo Spazio con una visione da chiaroveggenti, vedremmo il campo aurico del Pianeta come una sfera oscura ricoperta di nebbia e foschia. Potremmo rimanere atterriti alla vista di questa grande e oscura nube di materia sottile, che chiaramente mostrerebbe di possedere una densità e uno spessore tali da impersonare non solo l’impenetrabilità stessa ma anche tutte le condizioni sfavorevoli alla vita e che fanno apparire le cose poco chiare e distorte. Allora capiremmo l’incalzante necessità del cambiamento e della decontaminazione globale, della preparazione da parte di tutti quelli che sono sulla Terra ad affrontare la tempesta purificatrice che si avvicina e, ancor più importante, a trarre vantaggi da essa. Gli effetti cumulativi delle dannose modalità di pensiero e comportamento umani pervadono tutto il mondo, e sono ora drammaticamente evidenti non solo nella vita della nostra specie ma anche sul Pianeta fisico stesso. Continua...
L'INIZIAZIONE NELLA NUOVA ERA
L'INIZIAZIONE NELLA NUOVA ERA Con il termine iniziazione (da in ire, andare dentro) si intende ogni ampliamento di coscienza che permette esperienze di un grado più elevato.L’evoluzione segue, nella maggioranza dei casi, la via più lenta dello sviluppo ordinario della coscienza, che avviene attraverso successivi sviluppi in cui l’uomo segue la via dell’etica e accresce sempre più le sue responsabilità nei confronti dell’umanità. Alcune anime scelgono di conquistare con la forza il Regno dei Cieli con un procedimento che non è nella norma: esse, con uno sforzo superiore rivolto a contattare il Mondo superiore e con totale dedizione all’umanità, bruciano le tappe del loro perfezionamento, conseguendo più rapidi ed ampi risvegli successivi e rendendosi in tal modo idonee ad un più ampio servizio. L’uomo è passato, con l’individualizzazione, dal regno animale, in cui gli individui sono accomunati dall’anima di gruppo, a quello attuale, umano, in cui è diventato arbitro delle sue azioni e responsabile del suo progresso. L’individualizzazione fu quindi una delle più importanti iniziazioni.
Si può definire l’iniziazione anche come il processo di apprendimento del sé e del suo rapporto con il non-sé; questo risveglio, a qualunque livello esso avvenga, anche se può apparire come un’illuminazione istantanea, è preceduto sempre in realtà da un periodo di graduale sviluppo e riconoscimento. Questi risvegli avvengono in ogni entità ad ogni espansione di coscienza dovuta all’accrescersi dell’esperienza e della conoscenza; essi possono essere definiti “iniziazioni” quando l’entità ricerca volontariamente la conoscenza; la sperimenta in una vita di servizio; la utilizza per l’evoluzione sua e dei suoi fratelli. Continua...
EDUCAZIONE E SPIRITUALITA'
EDUCAZIONE E SPIRITUALITA'
di Alice A. Bailey

La civiltà riguarda le reazioni dei popoli e delle masse alle finalità ed alle mete proposte e perseguite dal periodo storico, mentre la cultura riguarda l’uomo e lo spirito; fine di ogni educazione è quello di generare e rendere permanente una forma di cultura.Nel futuro la vera cultura si incarnerà nella civiltà, divenendone la struttura portante; suo compito sarà quello di porre in relazione il mondo delle forme con quello delle Cause, ricercandone ed elaborandone i nessi ed i significati meno evidenti. Ai tempi di Atlantide predominava un atteggiamento emotivo e sensitivo, sia nei rapporti tra gli individui che nel rapporto con la divinità, che era di tipo mistico: grande devozione, emozione di fronte al mistero, reverenza per coloro che venivano considerati ispirati mediatori tra l’uomo e Dio; non essendo ancora in funzione la comprensione mentale, il senso critico, la discriminazione - qualità tipiche dell’odierna razza ariana - il popolo obbediva ciecamente a sacerdoti ispirati. Continua...
COSCIENZA E LAVORO DI GRUPPO
COSCIENZA E LAVORO DI GRUPPO di Alice A. Bailey

Molti uomini rispondono oggi all’appello della Gerarchia: individui che, senza nulla sapere di evoluzione spirituale, si dedicano con abnegazione al servizio all’umanità. Sono spesso molto attivi e utili; psichici sensibili sul piano astrale, e perciò soggetti all’illusione, ma che, comunque, propongono l’idea del Piano, sia pur distorta; discepoli ai primi stadi, spesso troppo preoccupati della loro evoluzione personale e del loro rapporto con il Maestro; discepoli del mondo e iniziati di alto grado, conoscitori del Piano, che operano all’unisono e con efficacia, a causa dell’unità e della forza del gruppo. E’ necessario, pertanto, creare l’unità del gruppo sui piani mentali e spirituale; le prime qualità da conquistare saranno l’atteggiamento amorevole, l’assenza di critica, il senso di cooperazione; l’unità si baserà sulla mira all’essenziale compito da svolgere, che dovrà essere seriamente perseguito da tutti, e non su dettagli trascurabili, su cui la mente analitica talvolta si sofferma, creando discordanze e ritardi nell’azione.
Continua...
FILM DELLA NUOVA COSCIENZA
FILM DELLA NUOVA COSCIENZA 2001: Odissea nello spazio - 2001: A space Odyssey (1968)
S. Kubrick con K. Dullea, G. Lockwood, D. Richter

Nel prologo, rimasto famoso nella storia del cinema, un uomo-scimmia scopre che un osso può essere usato come arma di difesa e lo stesso osso lanciato in aria, diventa, con una intuizione registica geniale, una lucente astronave che quattro milioni di anni dopo parte verso Giove per cercare di spiegare cosa si nasconde dietro un immenso monolito nero, scoperto vicino alla base lunare di Clavius. Il centro del film è il legame che unisce l’Uomo al Tempo e allo Spazio e i suoi rapporti con la tecnologia e l’utilizzo della scienza. Un’esperienza visiva che, come dice lo stesso regista "aggira la comprensione, per penetrare, con il suo contenuto emotivo, direttamente nell’inconscio". Una pietra miliare nel cinema della fantascienza e del Mistero nonché di una perfezione tecnica assoluta.

Accadde in Paradiso - Made in Heaven (1987)
di A. Rudolph, con T. Hutton, K.McGillis, M. Stapleton
Dopo essere morto un giovanotto si innamora nell’Aldilà di una anima che attende di incarnarsi. A costo di non perderla il ragazzo decide di incarnarsi pure lui, rischiando però di non ritrovarla mai più.
Continua...
LA COMUNICAZIONE CONSAPEVOLE - un aiuto per la PACE
<b>LA COMUNICAZIONE CONSAPEVOLE - un aiuto per la PACE </b>

Amrit Sorli

“Se ci fosse una religione in grado di tener testa alle necessità della scienza moderna, questa sarebbe il Buddismo”
Albert Einstein

Osservare la Mente è un Metodo di Ricerca Individuale
Gli esseri umani hanno la capacità di osservare e diventare consapevoli del modo di funzionamento della mente. Tutti possiamo osservare la nostra mente. Osservando la mente, i pensieri si fermano, essa si calma ed il cervello inizia ad emettere raggi alfa misurabili dall’elettroencefalogramma. L’osservazione della mente è una funzione della consapevolezza. La mente crea i pensieri, la consapevolezza li osserva e ci fa diventare consapevoli del modo in cui essi condizionano la nostra vita. 

Facciamo un semplice esperimento. Osserviamo per alcuni attimi una pianta nella stanza ed
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IL GALILEO GALILEI DELLO SPIRITO
<b>IL GALILEO GALILEI DELLO SPIRITO </b> Riccardo Pieracci
Mi è stato chiesto: "Potresti scrivermi un profilo su
Ubaldi?" È come dire: “Potresti farmi un profilo su Leonardo Da Vinci?” Certo, su quanti libri? Idem su Ubaldi.
Non certamente così eclettico ma indubbiamente titano pure lui, seppur su un piano diverso: semplicemente super-umano. Già, perché il nostro autore si è occupato, per tutta la vita, del mondo dell’Invisibile e in quale modo! La concezione intellettuale di Ubaldi è enorme. Essa raccoglie in sé il meglio (scusatemene la licenza ma per quanto assurdo possa sembrare così è!) di quanto è stato scritto in tutti i tempi riguardo alla Reale Essenza dell’uomo e dell’Universo, poiché le verità parziali sinora espresse, vengono qui condensate nella “visione” unitaria e omnicomprensiva della Luce dello Spirito.
Chiarisco subito il mio dire ardito. Naturalmente mi si potrà obbiettare: “Ma ti rendi conto di ciò che affermi? Hai mai sentito parlare di un certo Platone? E di Sant'Agostino? E di Maometto? E di Kant? E di Einstein?”. Signori, Amici, Vi prego di credere che quanto asserisco è certo e verificabile. Invito quindi, e perché no, sfido chiunque, alla lettura e allo studio del nostro autore, rimarrete a bocca aperta.
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17 APRILE 2019 MILANO - CELEBRAZIONE EQUINOZIO DI PRIMAVERA E MEDITAZIONE DELLA PASQUA
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05 APRILE 2019 PERUGIA - MEDITAZIONE E ARTE
25 - 28 APRILE 2019 GROSSETO - SEMINARIO DI ASCOLTO DI SE CON IL RESPIRO
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06 APRILE 2019 ROMA - TRA LUCE E OMBRA - SEMINARIO ESPERIENZIALE
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