"La tesi è, in breve, che i sogni aprono una porta sulla mitologia, poiché i miti sono della stessa natura del sogno. Come i sogni emergono da un mondo interiore sconosciuto alla coscienza di veglia, così avviene per i miti. Così avviene, in verità, per la vita stessa." Queste parole che Joseph Campbell pone come premessa al suo lavoro spiegano anche il senso e la direzione dell`itinerario che siamo invitati a compiere. Partendo dall`esperienza dei sogni, infatti, Campbell distingue tra la mitologia propria delle culture orali e quella delle grandi civiltà che hanno conosciuto la scrittura.
Segue poi gli sviluppi di queste mitologie (che culminano nelle tre grandi religioni: buddhismo, cristanesimo e islam) e ne analizza le sostanziali differenze. Propone un`interpretazione universale dell`esperienza mitica come esperienza dell`unità e torna infine all`analogia tra sogno e mito accostando il tema del risveglio.
Le figure del mito è anche il catalogo più compiutamente illustrato di questa esperienza universale. Sono oltre quattrocento le immagini riprodotte nel libro e commentate in un sottile gioco di equilibrio, dove il testo e la figura non prevalgono mai l`uno sull`altra, ma anzi si completano a vicenda: "Le figure invitano l`occhio a non essere precipitoso, bensì a soffermarsi nel godimento delle rivelazioni che offrono. I temi mitici delle figure vengono interpretati nel testo, che è concepito più come ambientazione delle immagini che come argomentazione a sé stante."