Lama Jigmela ha ricevuto la formazione riservata ai grandi Maestri della tradizione buddhista tibetana vivendo accanto al XVI Karmapa, capo spirituale della scuola Kagyupa, della quale egli è oggi il rappresentante ufficiale in Europa.

Dilgo Khyentse Rinpoche fu un personaggio eccezionale: un grande poeta, erudito, filosofo e maestro di meditazione detentore di tutti i lignaggi principali del buddhismo tibetano, da tutte le Scuole considerato un vero Buddha vivente. Si spense nel 1991, lasciando un corpus di insegnamenti e commentari fra i quali questo, l’ultimo che impartì in occidente e per questo considerato da molti come un suo dono d’addio.

Nonostante il nostro impegno a vivere in base al pensiero positivo, le nostre reazioni emotive ci trascinano molto spesso verso una negatività ancora maggiore. Fortunatamente, la cura delle “distorsioni” della mente è proprio il fulcro degli insegnamenti del Buddha, che Lama Guendune Rinpoche ci propone con grande semplicità e precisione in questo volume davvero prezioso.

Una raccolta di insegnamenti concreti per affrontare la pratica zen: come cominciare la meditazione, la pratica dello shikantaza, la natura dei koan, il lavoro con Mu, la pratica nella vita quotidiana, la respirazione. Per il principiante e per chi, già progredito, senta il bisogno di confrontarsi con le indicazioni dei grandi maestri.

Le dieci paramita vengono presentate al meditante come altrettanti metodi di azione, modi per vivere una vita che sia ispirata alla chiarezza e socialmente impegnata.

Questo libro è una introduzione indispensabile al Buddhismo in generale e, particolarmente, alla forma assunta in Cina e in Giappone come Zen.

Questo libro è l’unica testimonianza scritta di un grande uomo, il quale, con le sue doti umane di semplicità, dolcezza, calore e umorismo, ha saputo comunicare agli occidentali, in una lingua occidentale, l’intimo significato dello Zen, collocandosi così, insieme a Watts, Krishnamurti e Trungpa, fra i protagonisti dell’incontro fra oriente religioso e occidente contemporaneo.

Questo libro è una guida concreta in particolare per lo Zazen. Una speciale attenzione è dedicata agli aspetti fisiologici della meditazione, alla funzione dei muscoli, alla meditazione. Un capitolo è dedicato a uno degli aspetti più elusivi dello Zen, il koan. Importantissima, infine, la trattazione critica delle esperienze di kensho, samadhi e satori.

Non deve esserci separazione tra ciò che scriviamo e il modo in cui conduciamo la nostra esistenza quotidiana. Scrivere deve insegnarci a vivere e la vita deve insegnarci a scrivere.

I testi qui raccolti mettono in luce il vero obiettivo della pratica: imparare a vivere ogni momento così com’è, a esperirlo fisicamente, visceralmente, senza filtrarlo attraverso i preconcetti e i cliché della mente, perché solo allora, svanito l’io, ci appare la meraviglia della vita quotidiana in tutta la sua splendida semplicità.

Alcune delle tecniche taoiste illustrate, per liberare corpo, mente e spirito dalla tensione fisica ed emotiva, si possono praticare nelle situazioni più impensate, si fondano sul rilassamento mentale, sul massaggio e la digitopressione, sul controllo della respirazione...

L’uomo ha la responsabilità di conservare questa armonia conducendo una vita che ben si accordi alla Natura e all’interazione di yin e yang.

Una guida pratica per conseguire l’illuminazione, lo stato di trascendimento dei limiti della conoscenza umana e relativa, grazie alle tecniche meditative sviluppate dagli antichi monaci cinesi e confluite nell’arte del Tai-Chi Chuan, la celebre disciplina cinese che risale a migliaia di anni fa.