Uno straordinario personaggio contemporaneo che ha incarnato il distacco e la saggezza dei Sufi nella vita quotidiana del nostro secolo. Questo libro – secondo il Journal of Near Eastern Studies – è uno dei più intensi e affascinanti tra quelli dedicati al Sufismo da parte di uno studioso occidentale. In realtà, nulla del suo contenuto vi è ripostato “di seconda mano”. L’Autore lascia che siano gli stessi Sufi a parlare e, in una serie di testi non comuni, per la maggior parte tradotti direttamente dall’arabo, egli ci offre un vivido quadro della vita in un ordine Sufi del Nordafrica. Su questo sfondo si stagli l’indimenticabile figura dello Sceicco algerino che fu a capo di detto ordine dalla morte del suo Maestro, nel 1909, fino al 1934. (...)

Vero esperto in questo campo di studi, l'autore sviluppa il tema di una "fisiologia dell'uomo" di luce, con lo studio dei suoi "organi di luce".Dalla presenza umana nello spazio – e di conseguenza nel tempo – deriva la necessità di un “orientamento” in tale dimensione spazio-temporale. Proprio la “ricerca dell’oriente” è uno dei temi principali del sufismo iraniano: un oriente, tuttavia, non localizzabile geograficamente, dal momento che la sua dimensione ha carattere soprattutto mistico e spirituale.

Studiosi e ricercatori orientali e occidentali si sono completamente dedicati a rendere disponibile per tutto il mondo il materiale letterario e l'insegnamento filosofico dei Sufi. In molti casi hanno riportato fedelmente anche l'affermazione che «la Via dei Sufi non può essere compresa per mezzo dell'intelletto o dall'apprendimento attraverso i libri». Ciò nondimeno, anch'essi hanno cercato di far rientrare il Sufismo nel compasso della loro comprensione. Ma i Sufi non erigono sistemi come degli edifici da lasciare ai posteri: il Sufismo si trasmette attraverso l'esempio umano, il maestro.

Lungi dal rivelarsi un semplice diario di viaggio, Tra i Dervisci accompagna il lettore in monasteri dove l’antica sapienza viene ancora insegnata, lungo la via verso la Mecca proibita, nel cuore e nella mente dell’Asia più autentica.

La tremenda energia sprigionata dal risveglio dei centri psichici (chakra) dischiude ad Irina la Via del Cuore dei Sufi, dove il rapporto maestro-discepolo si rivelerà allo stesso tempo insostenibile, straziente, esaltante e, infine, decisivo.

L'autore ci propone un'impareggiabile descrizione di ciò che i Sufi fanno, dicono e sono veramente, basandosi sulla sua esperienza diretta. Sfatando numerosi pregiudizi e luoghi comuni, l'autore ci rivela gli aspetti peculiari di quest’antica tradizione e ci offre il resoconto dettagliato di numerosi episodi...

Abu Bakr Muahmmad Ibn al-'Arabi - vissuto tra il XII e XIII secolo è soprannominato negli ambienti esoterici dell'Islam  muhyi-d-din, "il vivificatore della religione", e ash-sheikh al-akbar, "il sommo maestro". La sua opera dottrinale s'affermò sia per la profondità e per la sintesi, sia per la forza incisiva di alcune formulazioni che si riferiscono agli aspetti più elevati del Sufismo. I libri e i trattati del maestro furono numerosissimi, ma la maggior parte di essi sembra definitivamente perduta; tra quelli pervenutici, Fucuc al-Hikam ("la Sapienza dei Profeti") è considerata il testamento spirituale del maestro, che la redasse nell'anno 627/1229 a Damasco.

Tecniche Sufi. I metodi pratici per l'effettiva realizzazione di un metodo per purificare la mente.

Corpo fisico, corpo astrale e intelletto sono le componenti caratteristiche dell'uomo.  La sede di ogni pulsione, il cuore, deve assumere una posizione di assoluta centralità.

Non più disponibile. Sette saggi sul sufismo in cui vengono chiariti definizioni e regole di comportamento interiore ed esteriore e finalità della via Sufi. Come raggiunfere il fana attraverso la Tarighat.

La povertà spirituale che si oppone al concetto di autosufficenza non è altro che l'espressione della dipendenza dell'uomo (essere possibile) da Dio (essere necessario).

Il paradiso dei sufi non rappresenta il premio nell'aldilà, rappresenta bensì il ricongiungimento all'unità-realtà, qui e ora, dopo il faticoso annientamento di ogni pulsione egoistica.

Creatura ampiamente disprezzata dalla società musulmana, il cane, rappresenta per i Sufi un modello cui ispirarsi lungo il cammino spirituale. In questo libro vengono evidenziati i 10 attributi che il cane possiede per natura e che l'umanità dovrebbe cercare di far propri.

Senza pregiudizi nè preconcetti, i sufi, hanno tenuto vivo nel corso dei secoli il ricordo di gesù come modello di virtù. Un testo utile a chiunque voglia trovare la realtà comune delle due rivelazioni religiose.